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Granchio blu, pescatori a Palazzo Balbi chiedono aiuto

Cinquecento pescatori di Porto Tolle partono verso Venezia per chiedere aiuto a Luca Zaia circa la crisi del granchio blu, manifestando per soluzioni urgenti

Cinquecento pescatori del delta si sono riuniti a Porto Tolle per partire in direzione Venezia. Hanno riempito dieci pullman con l’obiettivo di manifestare dinanzi a Palazzo Balbi per chiedere aiuto a Luca Zaia. L’argomento tanto trattato riguarda la grave crisi che si trascina da mesi a causa del granchio blu. Un ausilio, dunque, è reclamato a gran voce dinanzi alla sede del Presidente di Regione.

Il granchio blu spaventa i pescatori, ma l’allerta è del Consorzio

Luigino Marchesin, Presidente del Consorzio pescatori del Polesine, afferma: “Stiamo andando a Venezia per portare voce al nostro governatore. Che faccia capo al problema del granchio blu! Perché ancora adesso non si vede nessun tipo di aiuto. Stiamo aspettando lo stato di calamità perché ci serve per poter aiutare i nostri pescatori. E per fare sì che possa  anche questo aiutare a cambiare l’ambiente e, quindi, riportarlo un po’ come era prima.”

Anche un pescatore, Dennis, riferisce: “In 31 anni che faccio questo lavoro una situazione così brutta, io non l’ho mai vista!”

Una crisi sentita dall’intera comunità di Porto Tolle

Il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli: “Siamo a Porto Tolle. Siamo più di 500, in rappresentanza dei 1500 pescatori delle lagune di Porto Tolle. Siamo in partenza per Venezia. Non è una manifestazione contro nessuno, è una manifestazione per cercare che tutte le forze politiche unite in modo trasversale accompagnino i nostri pescatori verso quelle risoluzioni che possono mantenere queste famiglie.”

“Ormai sono mesi che siamo a casa da lavorare, che non abbiamo uno stipendio, che non riusciamo ormai praticamente neanche, come si suol dire, “a mettere su la pentola”. Quindi, chiaramente, la questione è sempre più difficile e sempre più insostenibile.”

“Naturalmente quello che si chiede è che il governo e le istituzioni possano mettere in moto tutto quello che è possibile. Già in questi mesi si è riusciti a mettere in campo, ma sicuramente non è ancora il risultato ottimale. Abbiamo la necessità di un piano di gestione che possa arrivare a qualche decreto di sostentamento diretto dei nostri pescatori.”

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