Servizi Economia e società

Granchio blu: una lieve ripresa dei vongolari

Il granchio blu ha invaso le lagune del Delta del Po, devastando l’ecosistema e l’economia locale, lasciando oltre 1500 pescatori senza reddito e soluzioni concrete

Il granchio blu devasta le lagune del Delta del Po: una crisi per l’ecosistema e i pescatori.

Un ecosistema distrutto dal granchio blu

Le lagune del Delta del Po, tra cui Scardovari, Goro, Rosolina e Chioggia, stanno vivendo una crisi senza precedenti a causa dell’invasione del granchio blu, una specie aliena che ha sconvolto l’ecosistema e messo in ginocchio l’economia locale.

A lanciare l’allarme è il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, che descrive una situazione drammatica: la produzione delle vongole veraci, pilastro economico della zona, è stata devastata, e quella delle cozze gravemente compromessa.

Oltre 1500 pescatori, di cui circa 600 donne, si trovano ora senza reddito, tutti titolari di partita IVA che faticano a sostenere il peso di questa emergenza.

I fondi governativi stanziati

Il Governo e il Ministero dell’Agricoltura e della Pesca hanno stanziato dei fondi per arginare il problema. Sono stati erogati 300 mila euro per la cattura e lo smaltimento del granchio blu, oltre a 1,5 milioni per compensare le perdite della semina.

Tuttavia, queste risorse si sono rivelate insufficienti rispetto ai danni reali subiti dai consorzi di pescatori, che hanno dovuto affrontare quasi interamente da soli i costi legati alla gestione dell’invasione.

Recentemente, con l’insediamento del commissario straordinario Caterino, è stato avviato un tavolo tecnico per delineare un piano di ripartenza.

Piani di ripartenza

Tra le proposte, si punta alla protezione delle lagune tramite recinzioni e teli. Una misura che finora ha interessato solo 27 ettari sugli oltre 1100 della Laguna di Scardovari. Questa iniziativa ha prodotto una quantità minima di vongole, pari al 5% del potenziale produttivo.

Parallelamente, il piano prevede un’intensificazione della cattura del granchio blu e studi approfonditi per comprendere come gestire al meglio l’invasione. Tuttavia, il cammino per un ritorno alla normalità è ancora lungo e incerto.

“I pescatori oggi non hanno altre fonti di reddito,” sottolinea Pizzoli, ricordando l’urgenza di azioni concrete e tempestive. Tutto per salvare un settore economico vitale e un ecosistema unico.

GUARDA ANCHE: Venezia, salta la prima della Fenice

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock