L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale – insieme a Capitaneria di Porto, Sanità Marittima Aerea e di Frontiera, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Polizia di frontiera, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, ai terminal VECON, TIV, Venice RoPortMos e VTP – ha lavorato nelle settimane centrali di agosto con due obiettivi: programmare nell’immediato gli approdi temporanei per le grandi navi per il 2021 (facendo così ripartire il settore della crocieristica nel rispetto della tutela delle vie d’acqua di interesse culturale dichiarate monumento nazionale, segnatamente il Bacino di San Marco e il Canale della Giudecca). Avviare il confronto tecnico per i lavori che il Commissario dovrà realizzare per gli ormeggi in vista della stagione 2022 e di quelle seguenti.
Il calendario degli approdi
Il calendario di approdi temporanei programmato per Venezia- Porto Marghera prevede l’arrivo di circa 18 unità al Venezia Terminal Passeggeri (in quanto rispettano il limite di stazza lorda inferiore alle 25.000 tonnellate e i restanti criteri previsti dal Decreto), 10 al Terminal Venice RoPortMos di Fusina, 1 al terminal VECON e 2 la cui destinazione verrà definita nei prossimi giorni. Le navi con stazza lorda superiore ai limiti previsti dal decreto percorreranno il canale Malamocco- Marghera. Sono, altresì, in fase di finalizzazione agli aspetti organizzativi, gestionali e relativi al modello operativo di esercizio.
L’intervento di Fulvio Di Blasio
Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’AdSPMAS nonché Commissario straordinario per le Grandi navi, ha dichiarato: “Grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti siamo riusciti a recuperare il 50% della programmazione delle crociere di quest’anno. Lo abbiamo fatto individuando soluzioni temporanee, verificandone l’idoneità rispetto alla tipologia di navi da ospitare e alla sicurezza della navigazione e delle operazioni a terra, rispetto al bilanciamento tra traffico passeggeri e commerciale/industriale, sempre tutelando ambiente e lavoro.”
E ha continuato: “Abbiamo iniziato a lavorare sin da subito in maniera integrata per dare una risposta concreta e immediata in un momento particolarmente difficile per il settore della crocieristica veneziana. Al fine di salvaguardare la destinazione Venezia, i lavoratori e la funzione della portualità. Questo è solo il primo passo concreto di un percorso che stiamo già costruendo e che ci vedrà impegnati in autunno. Per dare un futuro sostenibile al settore della crocieristica a Venezia, avendo ben in mente il valore del lavoro di una comunità vasta e duramente colpita. Un momento storico molto complesso per il nostro porto, in cui è fondamentale lavorare bene, in modo organizzato e unendo le forze”.