Guardia di Finanza: scopre evasione con le vendite online

Durante la pandemia le fiamme gialle non si sono fermate e hanno scoperto nel Veneto truffe fiscali tra i percettori di bonus e reddito di cittadinanza e soprattutto evasori tra chi commercia in rete. Il bilancio è stato illustrato oggi durante le celebrazioni del 248° anniversario della fondazione della guardia di finanza

È il commercio elettronico la nuova fonte di evasione fiscale. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza nei mesi del Covid.

In Veneto

Nel Veneto, dove sono stati pizzicati 397 evasori totali, nel periodo che va da gennaio 2021 al 31 maggio 2022, molti di questi hanno tratto profitto dalle vendite online, senza dichiarare i loro guadagni.

Bilancio della Guardia di Finanza

È uno dei risultati del bilancio che il comando regionale ha diffuso in queste ore, in cui sta celebrando il 248esimo anniversario della Fondazione del Corpo.

Dal bilancio emerge anche l’aumento delle evasioni fiscali internazionali: legate alla globalizzazione. Tanto che, nell’ultimo anno e mezzo, sono state denunciate 85 persone per:

Cosa hanno trovato

Nelle aziende, inoltre, sono stati scoperti 2350 lavoratori impiegati in nero: senza contributi pensionistici, quindi, e assicurativi.

E tra chi non aveva un lavoro e ha chiesto il reddito di cittadinanza: sono stati distribuiti quasi 8 milioni di euro, tra chi non ne aveva diritto. E 1 milione e 200mila euro non è stato ancora recuperato.

Peggio ancora sul fronte dei bonus fiscali: 60 i milioni erogati attraverso finanziamenti bancari o contributi a fondo perduto, a chi ha dichiarato il falso. 157 le persone denunciate.

Continua ad essere fortissimo, infine, il narco-traffico internazionale, che ha portato:

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