Guerra in Ucraina: l’80% degli italiani è contro

Il tema della guerra in Ucraina è un tema complesso che colpisce anche noi italiani. A giugno ne parleremo con l'onorevole di FdI Sergio Berlato

Nuova puntata di “Sanità Eccellente per Tutti” condotta da Luigi Gandi dal titolo “Rispose sanitarie costose e lente ai cittadini ammalati”. In studio abbiamo: Roberto Barbiero, Pietro Gasparoni, Carlo Trevisan e Gianni Frasson. Luigi Gandi: “Lo ha anche detto, proprio qui a Televenezia, l’Onorevole Sergio Berlato di Fratelli d’Italia. L’80% degli italiani è contro ogni tipo di guerra, compreso il coinvolgimento dell’Italia nella guerra in Ucraina. Eppure il Governo prende le decisioni per quel 20%. Il tema è complesso ma questo esemplifica una serie di altri casi di non-democrazia, di democrazia fittizia “.

Carlo Trevisan: “Ci sono cose che non possono essere sottoposte a referendum, tra cui la guerra”.

Luigi Gandi: “La Costituzione tuttavia prevede il coinvolgimento del Parlamento. Questo significa portare nel Parlamento le decisioni, prima di inviare i carri armati. Non serve il referendum, lo dice la Costituzione”.

Carlo Trevisan: “Io ho vissuto a lungo nella Russia pre-Putin e anche nella Russia di Putin. Ho avuto anche delle attività proprio sul Mar Nero, ad Odessa, Mariupol’, Izmaïl sul Danubio. Dove adesso c’è la guerra ho passato 6 anni della mia vita. Bisogna anche capire cosa significa quello che sta succedendo. Non è che smettendo la guerra noi risolviamo il problema. Perchè chi la fa la guerra la fa comunque. Il problema è che probabilmente c’è un Paese che è vedovo dell’Unione Sovietica e che vuole ripristinarla. Questo è un tema che non si può sottoporre a referendum”.

La guerra in Ucraina

Luigi Gandi: “Purtroppo non è così Carlo. Ho fatto tante trasmissioni sul Donbass nel 2014-15-16. Gente che non poteva parlare il russo, che non poteva parlare l’ungherese. Per questo il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orbán è contrario alla guerra: perchè ci sono le minoranze ungheresi che non potevano parlare la loro lingua. C’era una guerra in corso nel Donbass già prima dello scoppio effettivo l’anno scorso e sono stati provocati.

La reazione che abbiamo visto visto è senza dubbio oltremodo esagerata e sono d’accordo con te, ma bisogna andare a vedere le cause che hanno provocato questa guerra. E sicuramente gli italiani hanno una grossa perdita economica che stanno avendo ora a seguito dei vari embarghi che sono stati applicati alla Russia. La nostra economia, tu che sei stato imprenditore in quei territori lo sai meglio di me, si basava molto anche sul commercio con il colosso russo e questa una guerra porta inevitabilmente danni all’economia italiana.

Il problema è molto complesso ma tuttavia esula da questa trasmissione perchè il tema è la sanità. Ne torneremo con l’onorevole Sergio Berlato che tornerà a giugno con noi e parlerà dell’altra parte di Fratelli d’Italia che è contraria alla guerra e al coinvolgimento degli italiani. Basti pensare a Dolcè a Verona, dove tutte le aziende della filiera del marmo hanno avuto danni enormi dagli embarghi con la Russia. Così come ci sono comparti interi anche in Friuli-Venezia-Giulia e in Veneto che non potendo più commerciare con la Russia hanno subito danni enormi dal punto di vista economico “.

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