Molto è stata discussa la performance di Harry Styles nel film recentemente apparso dapprima alla Mostra di Venezia e poi al cinema: Don’t Worry Darling. Secondo molti infatti, la sua già brillantissima carriera musicale e la fortuna amorosa sono sufficienti per dargli il successo meritato, al contrario del cinema. ‘E innegabile che Florence Pugh possa aver oscurato Harry, pur sempre bellissimo e profondo.
Poi è arrivato il riconoscimento lo scorso 11 settembre al Toronto Film Festival, dove Styles e il cast di My Policeman, diretto da Michael Grandage e prodotto da Amazon Studios, hanno vinto l’Actor Award per la loro performance. «Un’interpretazione da standing ovation», titolavano i tabloid.
Harry in My Policeman
Le critiche
Il problema è in realtà proprio quello, ossia che My Policeman – pur restando un film piuttosto trascurabile – ha un cast più che valido e all’interno di questo cast stellato, Harry Styles è probabilmente per questo motivo considerato la presenza più debole e più fuori fuoco: tra sguardi imperscrutabili e crisi di nervi eccessivamente sdolcinate, il suo Tom non ha sufficiente spessore e risulta davvero poco credibile.Ovviamente la complessità di un ruolo così stratificato non ha aiutato la pop star nel rendere il suo lavoro facile. Che sia il caso di accontentarsi dei balletti coinvolgenti ai suoi concerti?.
Il Queer Baiting su Harry
C’è chi ha tirato in ballo il presunto Queer Baiting della popstar britannica per spiegare la mancanza di levatura: sintetizzando al massimo, come potrebbe Harry Styles, da uomo bianco etero privilegiato, avere dimestichezza con un ruolo così difficile e sfaccettato? In realtà la risposta a questa domanda è impossibile dal momento che Harry non ha lasciato dichiarazioni sulla propria sessualità e che lo stesso Harry si è dimostrato più volte a suo agio nell’uscire dagli schemi con gonne Gucci ( c’è una grande complicità creativa e collaborazione tra Alessandro e il cantante, specialmente nella nuova collezione) e la sua stessa linea di smalti.
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