La forza della comunità, una collaborazione di giovani esperti per un’ecologia integrale
In questa puntata di Venezia Cambia abbiamo avuto due testimoni di grandissima levatura, due giovani professionisti impegnati nella propria attività nel sociale. Alberto e Merveille hanno così elaborato dei messaggi positivi dopo le loro esperienze personali e con i movimenti legati al Papa. Sono messaggi di speranza per le nuove generazioni con cui loro hanno tenuto a collaborare per rendere concreta l’ecologia integrale.
Un’idea che non può essere messa in atto da un singolo individuo, ma da una comunità piena di speranza e positività, che possa cogliere insegnamento da qualsiasi spunto e con qualsiasi mezzo. Proprio del messaggio cristiano è la collaborazione, l’unione e la comunità. che così crea un gruppo eterogeneo per età, formazione e altre variabili. Tutti uniti per una causa comune.
Una sfida indispensabile da cogliere il prima possibile
Alberto Serena: “Da parte mia sicuramente una cosa positiva è quella di far tesoro di tante esperienze che si fanno, sia gli strumenti che andiamo a formare nella scuola, che anche l’incontro con chi si è speso in generazioni precedenti in altri ruoli. Per cui, l’idea che ognuno di noi conti, sia indispensabile, possa fare la differenza. E, per quanto i temi ormai siano urgenti da tempo e per certi versi sia una sfida anche già persa, perché che sia due grandi un grado e mezzo e siamo già oltre, bisogna mettersi in gioco.”
“Io ho potuto gustare le esperienze professionali effettuate finora, perché poi il percorso è ancora lungo, in vari punti della filiera, in vari tipi di tecnologie e contesti che potessero essere più o meno al passo col tempo e più o meno esposti anche a tante criticità che ci sono sul tema degli ecosistemi. Penso veramente che sia indispensabile vedersi parte di un’organizzazione, di un movimento vasto, in cui ogni sforzo, ogni forma di quanto ci riusciamo a spendere per questa causa veramente risulti indispensabile e conti.”
L’importanza di credere in se stessi e nella comunità
Merveille Kouatouka: “Io direi che prima di tutto bisogna credere in se stessi. Secondo me è anche questa la chiave. Si crede Prima di tutto in sé stessi prima di credere in tutto il resto. È partendo da sé, con la fiducia, con questa convinzione che io posso riuscire a farlo, poi si pensa a con chi lo faccio, insieme agli altri. E quindi fare un passo, cogliere le occasioni.”
“È quello che io ho anche fatto partendo dal mio paese, la Repubblica del Congo. Sono venuta qua in Italia per studiare sempre con questa motivazione, perché so che cosa voglio io. E credo anche nella mia passione. Io non perdo tempo facendo queste cose, perché io ci credo veramente. E credendoci penso anche a chi è attorno a me. Adesso sono con Alberto, ma ci sono tanti altri giovani.”
“Soprattutto sapendo anche imparare da chi è già in questo campo, da chi ha più esperienza, perchè è così che si cresce. Quindi questo è il mio messaggio: credere in se stessi; cogliere le occasioni; non esitare di fare un passo avanti e andare ad incontrare gli altri che condividono la stessa passione; poi imparare, perchè non si smette mai di imparare, impariamo anche da chi ha più esperienze o insieme andiamo avanti con questa bella motivazione nella cura della nostra casa comune.”
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