Palazzo Cini a San Vio chiude la stagione espositiva 2021 con una mostra dedicata al lascito di Franga Fenga Malabotta, vedova di Manlio Malabotta, singolare figura di collezionista che amava Filippo De Pisis, Giorgio Morandi e Arturo Martini.
La mostra a Palazzo Cini
Il celebre notaio triestino, Manlio Malabotta, che era anche scrittore, poeta, critico, e fotografo, amava moltissimo anche Giorgio Morandi e Arturo Martini. Proprio questi tre grandi artisti del Novecento sono i protagonisti della mostra, ospitata a Palazzo Cini a Venezia fino al 31 ottobre. È basata sul lascito che la vedova, Franca Fenga Malabotta, ha affidato all’Istituto di Storia dell’Arte di Palazzo Cini, diretto da Luca Massimo Barbero.
Franca Fenga Malabotta: collezionista e mecenate
“Franca Fenga Malabotta era una personalità straordinaria, erede di una grande tradizione di collezionisti fra Montebelluna, dove col marito Manlio visse moltissimi anni, e Trieste. Ha deciso di lasciare alla Fondazione Cini, all’Istituto di Storia dell’Arte, dei capolavori appartenuti alla loro collezione. Questi sono stati per anni nella loro casa triestina. È la prima volta in cui le sculture di Martini vengono riunite con alcuni esempi splendidi di editoria d’arte, poesie e un raro dipinto inedito di Arturo Martini, oltre a un acquerello di Giorgio Morandi. È un omaggio alla collezionista ma anche un arricchimento delle collezioni dell’Istituto che così, guardano al XX secolo, celebrando una delle grandissime personalità della cultura italiana, collezionista e mecenate. Oggi i giovani, grazie a lei, potranno studiare il lascito straordinario.”
Il lascito Malabotta comprende opere grafiche di svariati artisti. Ciò che lo rende particolarmente prestigioso sono sette sculture di Arturo Martini, il sommo artista trevigiano che ha rivoluzionato l’arte plastica del nostro Novecento.