Rapinatore: identificato l’uomo che il mese scorso aveva rubato il portafoglio di una turista giapponese.
Il 6 marzo una coppia di turiste giapponesi, dopo essere giunte alla stazione ferroviaria di Mestre, stava percorrendo via della Giustizia per raggiungere un hotel sito in via Miranese. Era quasi mezzogiorno ed essendo domenica, la zona era scarsamente frequentata e le attività commerciali presenti in zona avevano quindi le saracinesche abbassate. Le due ragazze subito dopo esser risalite dal sottopassaggio ciclo pedonale presente in quella via, sono state avvicinate da un giovane che, esibendo una non meglio indicata tessera, chiedeva alle due turiste di mostrargli i documenti. In un primo momento le due malcapitate non hanno dato credito alla richiesta e quindi hanno proseguito sul loro percorso. Vedendo che l’uomo si faceva particolarmente insistente, una di esse nel tentativo di farlo desistere, ha estratto il portafogli che immediatamente le è stato strappato di mano. Il giovane, descritto come di verosimile origine nordafricana, recuperata una bicicletta, tentava di darsi alla fuga. Le due turiste però non si sono perse d’animo e hanno rincorso il malfattore afferrando la bici nel tentativo di trattenerlo per farsi restituire il portafogli. Questi però, brandendo il catenaccio della bici, ha fatto mollare la presa alle due ragazze. Pochi metri più in là, dopo aver estratto il denaro dal portafogli, lo ha gettato a terra e si è dileguato.
In soccorso delle due ragazze è giunto un giovane romeno che aveva sentito le grida d’aiuto; dopo essersi sincerato sulle condizioni fisiche delle ragazze le ha accompagnate presso l’ufficio di Polizia Ferroviaria della Stazione di Mestre.
Nei giorni a seguire, gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno raccolto e analizzato i filmati registrati in quella fascia oraria nella stazione di Mestre e lungo il percorso seguito dalle turiste giapponesi. Sono così riusciti ad individuare l’autore della rapina che è stato riconosciuto come uno sporadico frequentatore delle zone cittadine strettamente limitrofe alla stazione ferroviaria.
Le successive ricerche hanno portato, ieri mattina al suo rintraccio e all’ identificazione nella stazione di Mestre. Nell’ occasione il trentenne tunisino A.A., regolarmente residente in Italia da molti anni, sposato e con prole, gravato da precedenti penali inerenti gli stupefacenti, indossava gli stessi indumenti con i quali era vestito il giorno della rapina. Davanti l’evidenza dei fatti, vistosi scoperto, ha ammesso le proprie responsabilità, sottolineando però che egli, bisognoso di denaro, aveva chiesto dei soldi. Vedendo spuntare alcune banconote dal portafogli della malcapitata, non aveva resistito dall’ appropriarsi dell’intero portafogli, sottolineando più volte il fatto che non aveva messo in atto alcuna forma di violenza. Ribadiva che aveva bisogno di soldi. E’ stato indagato in stato di libertà per il reato di rapina.