31 amministrazioni comunali e 500 mila cittadini coinvolti
Marino Zamboni, presidente di Brenta Sicuro: “Noi in vari momenti ci siamo dati da fare con le amministrazioni locali e siamo andati a trovare i cittadini, abbiamo portato mozioni e l’ultima mozione che abbiamo proposto è stata sottoscritta da ben 31 amministrazioni comunali per un totale di circa 500 mila persone rappresentate. Non è un passo da poco.”
Una mobilitazione ampia che interessa tutti i livelli politici
“Certamente l’amministrazione comunale non ha competenza sui corsi d’acqua, ma il sindaco e l’amministrazione è il primo referente. Secondo noi è molto significativo questo passo. Non ci siamo mossi solo con gli amministratori locali, ma con la politica di tutti i livelli: deputati, consiglieri regionali, assessori, città metropolitana di Venezia e provincia di Padova. A questi abbiamo fatto presente quelle che sono le problematiche del territorio.”
Alleanza strategica con diverse organizzazioni per l’idrovia
“Poi ci siamo mossi anche nei confronti dei cittadini con tante iniziative, tante manifestazioni e attualmente ci muoviamo nell’ambito di un gruppo denominato gruppo per l’idrovia. Si tratta di un gruppo importante che comprende tre circoli Legambiente (Albignasego, Selvazzano e Piove di Sacco) la CONFAPI di Padova, l’associazione piccole e medie industrie, ci siamo noi, c’è la CIA di Venezia e di Padova, la rete Wigam, il comitato spontaneo di Montegrotto Terme, gli Amici del Piovego, la GZIP che è un gruppo industriale della provincia di Padova. Certamente non è un gruppo esaustivo, ma è un gruppo che ha un peso, un significato in queste che sono le nostre iniziative che noi svolgiamo in maniera sistematica.”
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