Stop alla stagione turistica lungo le coste. Gli operatori minacciano chiusura anticipata per caro bollette. Non ce la fanno a sostenere i costi proprio quando tutto è ripreso dopo 3 anni di pandemia con numeri di presenze da record.
Il G20 spiagge cui comuni attraggono 70 mln di presenze turistiche ossia il 16% turisti in italia ha registrato tutta la fragilità del momento e fa leva dove può, in questo caso sulla campagna elettorale in corso per chiedere aiuto.
La ricetta dei sindaci per fronteggiare il raddoppio e in qualche caso il triplicamento delle bollette dopo il 25 settembre sono gli interventi strutturali soprattutto nel settore delle fonti energetiche alternative, ma l’emergenza da affrontare ora. Senza aiuti immediati, ossia un fondo per calmierare costi energetici allora la stagione rischia di finire subito.
Caro bollette, a rischio anche le casse comunali
In ballo non ci sono solo gli imprenditori che se non si fermano rischiano gli utili guadagnati finora ma anche le casse dei comuni. Si tratta come noto di territori fisarmonica che d’estate devono potenziare i servizi come ad esempio quelli di sorveglianza e raccolta di rifiuti e di organizzazione di eventi che richiedono forte dispendio di energia per la notte e la tassa di soggiorno non basta. Inoltre la cacciata di turisti da spiagge avrà ricadute occupazionali e il peso sociale di chi non riuscirà a arrivare a fine mese ricadrà sulle casse delle amministrazioni comunali. LEGGI ANCHE: Prezzo del gas, allarme tensioni nei condomini
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