E’ uscito Murano A-Z: il dizionario enciclopedico illustrato di Murano. E’ l’ultima creatura del vulcanico artista Marco Toso Borella che sarà presentata domani, 22 settembre, nella Scuola Grande San Giovanni Evangelista. Racchiude un lavoro di ricerca durato trent’anni con l’obiettivo di non disperdere nulla del passato per accettare il presente e fondare il futuro.
Le parole di Marco Toso Borella, artista del dizionario
“Parlare di ciò che era, di ciò che c’era prima aiuta il presente a essere più forte. Il mio tentativo di raccontare la Murano non solo di vetro, perchè il vetro è conseguenza di ciò che c’era in quest’isola. E’ il mio tentativo di fare in modo che gli stessi abitanti abbiano coscienza e memoria di ciò che erano”.
Un’opera che preserva la memoria
Gli aneddoti raccontati nel libro sono la memoria storica degli isolani.
“Parallelamente alla grande storia del vetro- racconta Luciano Gambaro, Presidente del Consorzio Promovetro- c’è dietro anche una grande storia di un’isola che per secoli è stata una delle più importanti isole della laguna di Venezia. In questo libro si possono trovare tanti aneddoti, tante cose che creano la nostra memoria, la nostra storia, la nostra tradizione, la nostra cultura che non è solo vetro. Memoria che serve a preservare il presente, ma soprattutto il futuro”.
Le parole del giornalista Alberto Laggia
A dialogare con Marco Toso Borella sulla storia di Murano, l’attuale crisi economica e su ciò che minaccia la tradizione secolare ci sarà il giornalista Alberto Laggia che mette in guardia sulle fake news.
“Questo tipo di lavoro, che è un lavoro enciclopedico è quasi un lavoro controcorrente nel senso che oggi siamo tutti concentrati sul presente con il grave difetto che dimentichiamo il contesto passato che è la storia, la tradizione di un luogo in questo caso Murano. E’ il senso, quello che viene definito dall’autore il genius loci, non lo puoi capire se non torni indietro nel tempo. Questo è un lavoro preziosissimo che spesso anche noi operatori del mondo dell’informazione non facciamo perchè siamo davvero appiattiti su quello che è il presente.
E aggiungerei anche il fatto che un lavoro del genere evita tante fake news che girano sul tema. Una mi ha colpito del primo numero che esce che è, per esempio, il numero di abitanti che avrebbe raggiunto Murano. Marco dice ‘mai raggiunti i trentamila abitanti, ma molti meno’. Eppure se tu vai a vedere nei libri, nei testi, negli articoli che leggi su Murano leggi questa cifra”.
Il dizionario a difesa di un mondo di tradizioni
La vocazione segreta del dizionario è difendere un mondo che rischia di scomparire.
“Il vetro è Murano- continua Toso Borella – e perchè il vetro è a Murano? Perchè è qui che ha trovato le sue radici, la profondità del suo esistere. Quest’opera ha questo scopo: ricreare il terreno fertile su cui seminare ciò che il mondo vorrà ascoltare”.