L’ordine ai medici veneti da parte del Direttore generale alla sanità regionale Massimo Annicchiarico, di fare più visite mediche allo stesso tempo non sarà dato.
Non secondo quanto ha dichiarato oggi Luca Zaia per rispondere alle polemiche sollevate dai consiglieri del PD e dai medici dopo la diffusione della notizia.
Le parole del Governatore del Veneto sulle visite mediche:
“Non è vero, tant’è vero interverrà il dottore Annicchiarico che è il nostro direttore generale della sanità spiegandole che non è vero.”
In attesa che arrivi la smentita, Giovanni Leoni, Presidente della Federazione Cimo Fesmed di Venezia ha spiegato tutte le implicazioni di una simile disposizione e contestata l’assenza di contrattazioni aziendali
Le parole del Presidente dell’Ordine dei Medici Veneto:
Giovanni Leoni: “Comprendiamo la necessità delle liste d’attesa della regione Veneto, è l’istituto utilizzato che non ci trova d’accordo. Esistono delle possibilità come l’acquisto di prestazioni aggiuntive, previo di contrattazione a livello aziendale. La regione Veneto, in tal caso, non ha seguito questo indirizzo. Ha previsto la forzatura per le prenotazioni al centro unico con coniazione di questo nuovo termine overbooking strutturale cioè inserire le visite tra una e l’altra.
Al netto di quelle che sono le varie dichiarazioni, inserire le visite in mezzo alle altre vuol dire sottrarre tempo ai pazienti che aspettano mesi per avere quel tipo di prestazione, oppure causare un aumento del tempo per quanto riguarda gli infermieri e medici che lavorano senza avere la possibilità di un adeguato pagamento.
Noi, chiediamo una revisione di questo tipo di direttiva, nessun ritiro in parole povere, una contrattazione per quanto riguarda le prestazioni necessarie che non sono per tutte quante le specialità, ma ce ne sono solo alcune che sono particolarmente importanti e la revisione di quello che è l’appalto ai privati di questo tipo di prestazioni.”
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