Eduardo Sivori ritiene che i giovani dovrebbero provare a cimentarsi nel gioco della vita, piuttosto che lasciarsi andare a quello della morte.
Il gioco della vita è divenuto forse troppo complesso? Le recenti tragedie di Sesto San Giovanni e Milano, in occasione delle quali due adolescenti rispettivamente di 15 e 14 anni ci hanno lasciato, forniscono ad Eduardo Sivori il punto di partenza per parlare di come a suo avviso i giovani oggigiorno ritengono più allettante correre incontro ai pericoli anziché mettersi in gioco in modi più produttivi.
Secondo il suo parere al giorno d’oggi i giovani hanno fin troppe possibilità di vivere “poco e male” a causa delle sempre più numerose droghe in circolazione, dell’eccessivo consumo di alcolici e delle azioni controproducenti che i social indurrebbero a commettere.
Per provare non solo agli altri ma anche a loro stessi di essere davvero “qualcuno”, dovrebbero invece appunto avere la forza di cimentarsi nel ben più complesso gioco della vita; anche la società e le sempre più latitanti famiglie in cui si ritrovano a vivere sono responsabili secondo Sivori della triste situazione venutasi a creare.