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Il granchio blu ha mangiato tutto, pescatori di vongole fermi

La costa flagellata dal vento e dalle mareggiate è soltanto uno dei problemi che stanno vivendo i pescatori. Nel servizio abbiamo raccolto gli appelli dei presidenti di due consorzi nel Polesine perchè in questo momento le barche sono ancorate nei porti

L’allarme contro il granchio blu e la sua voracità è partito durante l’estate, ma è in questi giorni che i pescatori stanno toccando con mano quello che avevano previsto. In mare non trovano più vongole veraci, e il 1500 soci del Consorzio Pescatori Polesine sono fermi e a reddito zero.

Luigi Marchesini sul granchio blu

“Siamo in una situazione molto grave per quanto riguarda la vongola verace, perchè attualmente abbiamo quasi tutta la compagine sociale di 1500 pescatori a casa. L’alternativa in questo momento è nient’altro che ristorare e dare qualcosa ai nostri pescatori, ma soprattutto bisognerebbe bloccare i mutui per le famiglie dei nostri pescatori per poter dare loro un po’ di ossigeno”. Dice il presidente del Consorzio cooperativa pescatori Polesine.

La cattiva del granchio blu sta andando a rilento: sono stati stagnati quasi tre milioni per finanziare la sua pesca, ma per il momento non sono ancora stati sbloccati. E intanto questo crostaceo si riproduce avendo, come unico predatore, l’uomo. Il presidente del Consorzio Novellame Unitario, chiede il coinvolgimento delle barche impegnate nella pesca d’altura, perché le femmine del granchio vanno a riprodursi proprio al largo.

Massimo Zennaro, presidente Consorzio Novellame Unitario

“Soprattutto abbiamo bisogno di incentivare la raccolta di questo granchio, anche con la raccolta di barche che pescano fuori in mare, a largo, perchè comunque le femmine vanno lì a riprodursi. Ricordo, per chi non lo sapesse, che le femmine di granchio blu si riproducono almeno quattro o cinque volte l’anno, deponendo tra le sette e le otto milioni di uova.

Attualmente non riusciamo più a seminare, perchè questo granchio blu mangia tutto quello che buttiamo in acqua. Per il prossimo anno, quindi, abbiamo 3000 pescatori e 3000 famiglie che non avranno reddito. Attualmente siamo facendo dei recinti di protezione, stiamo mettendo le vongole sotto dei teli per proteggerle da questi granchi, ma comunque vediamo che non è sufficiente. Servono aiuti essenziali dal ministero e dalle regioni per i prossimi mesi”.

Sembra che niente, nemmeno le protezioni possano fermare la riproduzione del granchio blu, e dunque anche seminare il novellame è inutile, e per il prossimo anno il consorzio calcola la paralisi dell’attività di almeno 3000 suoi soci.

GUARDA ANCHE: Granchio blu: ecco il piano di guerra

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