La misteriosa morte del tabaccaio di Jesolo, Roberto Basso
Il corpo del tabaccaio è stato ritrovato lunedì mattina nella sua casa, chiusa dall’interno e con una finestrella con un vetro rotto e i frammenti per terra. Sembra la scena di un film poliziesco, ma la realtà è fatta anche di affetti ed emozioni. Mentre i Carabinieri stanno indagando e cercando quella che si presuma esista o sia l’arma, a Jesolo, i fratelli e chi lo conosceva, sono sotto shock.
Roberto Basso è descritto come una persona schiva, molto legata ai genitori e alla madre, mancata da poco. Non aveva amici e la sua vita ruotava attorno alla tabaccheria in Piazza Marina a Jesolo, dove alzava la serranda anche nei giorni di Natale. Aveva due fratelli, Andrea e Francesca, che lo definiscono entrambi buono, riservato e un gran lavoratore.
Le indagini in corso non escludono l’ipotesi di una rapina
La morte, secondo i primi riscontri dei medici legali giunti sul posto, sarebbe stata provocata da un forte colpo ricevuto alla base del cranio. La posizione del corpo farebbe escludere l’incidente domestico. Basso era benestante, aveva un terreno dietro l’abitazione, appartamenti che affittava durante la stagione estiva e un albergo in co-proprietà con il fratello che avevano dato in gestione.
Dopo il ritrovamento del corpo senza vita, i Carabinieri hanno perquisito la tabaccheria. Un cliente abituale ha notato che, il giorno prima, Basso aveva aperto e chiuso subito dopo la tabaccheria. Aveva orari un po’ strani negli ultimi tempi. Non si esclude l’ipotesi della rapina.
Il sindaco, Christopher De Zotti, ha definito la scomparsa di Basso una vicenda triste.
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