Il Premio Torta per il restauro di Venezia

E’ stato assegnato alla Procuratoria di San Marco “per la costante e qualificatissima opera di restauro e manutenzione della Basilica di San Marco” il trentaseiesimo “Premio Torta” per il restauro architettonico di Venezia, promosso dall’Ateneo Veneto d’Intesa con l’Ordine ed il collegio degli Ingegneri di Venezia

L’ultima edizione per il “Premio Torta” per il restauro architettonico era stata assegnata il 16 novembre del 2019 in circostanze difficili, a pochi giorni dall’acqua granda eccezionale che aveva messo in ginocchio Venezia. La speranza è che ora, pandemia permettendo, si torni a una forma di normalità a cominciare dalla cerimonia che si è svolta in presenza all’Ateneo Veneto.

L’assegnazione del Premio Torta

La trentaseiesima edizione del premio che l’Ateneo Veneto, con l’ordine e il collegio degli ingegneri di Venezia, assegna ogni due anni a personalità che si siano distinte in progetti di restauro in laguna è stata conferita alla procuratoria di San Marco per la costante e qualificatissima opera di restauro e manutenzione della basilica di San Marco. San Marco è un po’ la storia di Venezia.

Così afferma il patriarca Francesco Moraglia “San Marco è un po’ storia di Venezia perché i veneziani hanno accolto l’evangelista e hanno voluto, attraverso la categoria del bello e dello splendore, comunicare qualcosa che fosse imperituro”. Il premio è ogni volta un’occasione di confronto sui temi riguardanti la salvaguardia della città. Così ha detto l’assessore comunale ai lavori pubblici Francesca Zaccariotto: “Uno quando entra a Venezia ritiene che la ristrutturazione sia un termine comune. Invece credo che, anche attraverso questo premio, abbiamo l’opportunità di capire quanti elementi devono essere messi assieme per dare dei grandi risultati”.

L’importanza del restauro e i suoi eroi

Un’esperienza che ci fa anche interrogare sul senso del restauro oggi, ha aggiunto Paola Marini, presidente della commissione del premio: “Ci si interroga ovviamente sul senso del restauro, sul valore di questo intervento”. E sono dei veri eroi coloro che, come Carlo Alberto Tesserin, difendono l’anima di Venezia. Così ha affermato con trasporto Gianpaolo Scarante, presidente dell’Ateneo Veneto: “Un poeta disse una volta: ‘Beato quel paese che non ha bisogno di eroi.’ Noi invece i nostri eroi li abbiamo, ne siamo fieri e oggi li abbiamo premiati. I nostri eroi sono Carlo Alberto Tesserin, tutti coloro che lavorano nella basilica. Sotto l’ala protettrice del patriarca di Venezia che difendono l’anima di questa città.”

I lavori dietro le quinte

Sandro Boato, presidente del Collegio degli ingegneri di Venezia, ha voluto ricordare chi lavora dietro le quinte. In questo caso nel retro basilica: “Quello che succede dietro che non avevo mai avuto occasione di vedere, questo stuolo di personalità bravissime che ricostruiscono i mosaici del pavimento rovinati negli anni.”

L’assegnazione del Premio Torta

Il riconoscimento l’ha ritirato il procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin. Ha tenuto un  discorso commovente sul ruolo centrale di Venezia che hanno applaudito con calorosa partecipazione. Oggi, come nel 1600, ha ribadito Tesserin, dobbiamo guardare alle sciagure per trarre insegnamento: “Guardare alle sciagure che stiamo ancora vivendo per trarre ulteriori insegnamenti perché quello che han saputo fare gli antenati ci insegnano che accadevano anche allora situazioni disastrose e le hanno sempre sapute superare”.

La menzione d’onore per Venice Garden Foundation

Una menzione d’onore l’hanno fatta  a Venice Garden  Foundation per il restauro dei giardini reali di San Marco recuperati all’uso pubblico. Ha riceverla è stata la presidente dell’associazione Adele Re Rebaudengo. Anche i giardini ci ricordano che siamo spirito. Queste le sue parole: “Come, anche per la basilica, i giardini ricordano e vogliono ricordarci e hanno la forza di ricordarci che siamo spirito”.

Exit mobile version