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Il presepe e l’acqua alta dedicato a Venezia

Il presepe 2021 del Villaggio Norge, in quel di Rosolina, rende omaggio ai 1600 anni di Venezia; e lo fa prendendo spunto dalla realtà sempre incombente dell'acqua alta. Arriva anche il sostegno di Zaia

Pecore e pastori costretti a camminare sulle passerelle in Piazza San Marco, mentre per i re magi è già pronta una gondola. Il presepe 2021 del Villaggio Norge, in quel di Rosolina, rende omaggio ai 1600 anni di Venezia; e lo fa prendendo spunto dalla realtà sempre incombente dell’acqua alta.

Un presepe dedicato a Piazza San Marco

Giovanni Pagan, presepista: “Abbiamo cercato di dedicare il tutto alla Piazza San Marco con l’acqua alta. Acqua alta che a Venezia è una caratteristica che purtroppo ogni anno dobbiamo subire.”

Ma il presepe del Villaggio Norge; chiamato così perchè realizzato dalla Croce Rossa norvegese dopo l’alluvione del 1951, percorre a volo d’uccello, oltre quattro secoli di storia veneziana. Arriva fino ai giorni nostri; come ci spiega Giovanni Pagan, autore dell’allestimento insieme ad altri volontari.

“Due mesi e mezzo per costruirlo”

“Il presepio, oltre a questa fase, abbiamo fatto anche la fase del 1630, quando Venezia fu colpita dalla peste. Guarì grazie all’intercessione di Maria Vergine. Un’altra fase che abbiamo voluto rappresentare è quella del 2021 e 2022. Questo perchè il Signore nasca in questo paese e in questa regione per portare via il covid 19. Una malattia che stiamo combattendo e speriamo che anche lui riesca a mettere una mano sopra.” continua Giovanni Pagan.

“I materiali che abbiamo utilizzato per costruire questo presepe sono polistirolo e colonnine di plastica. Lo abbiamo costruito insieme ad un gruppo di volontari, e posso ringraziare loro se la realtà è venuta fuori. Abbiamo cercato di realizzarlo il più in fretta possibile; la realizzazione era faticosa. Siamo riusciti in due mesi e mezzo a costruirlo.”

L’apprezzamento anche di Zaia

L’artisticità del presepe del Villaggio Norge è stata premiata anche dal Presidente della Regione Luca Zaia; il quale, in una lettera inviata al gruppo parrocchiale Sant’Antonio sottolinea come identità e storia vengano sublimate proprio nella scelta di sublimare Piazza San Marco quale simbolo di tutto il Veneto; luogo preposto a rievocare la natività.

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