Sulla ripartenza dell’economia incombe l’ombra della pandemia i cui numeri anche oggi sono cresciuti e alle cinque vittime di ieri se ne sono aggiunte 7 oggi nel Veneto. Seguiamo l’intervista di Giorgio Palù sul tema dell’immunità di gregge: “E quando la gente si dice: ecco, si prende una parte della medaglia, un aspetto e si insiste su questo per far comunicazione al titolo dei giornali. Io credo che non si faccia buon servizio alla comunità e alla società civile. Quindi la storia andrebbe raccontata tutta”.
Immunità di gregge: una cosa non possibile
“Abbiamo un vaccino che, disegnato su un virus che circolava due anni e mezzo fa, ha ancora la capacità di proteggerci nel 90% dell’evento grave. E parlare di immunità di gruppo o di gregge, in questo senso, non ha più significato. Perché non lo ha? Lo aveva quando le comunità regionali, nazionali vivevano in un certo isolamento. Oggi non c’è angolo del pianeta che non sia popolato da comunità e infatti è arrivato anche nell’Antartide il Corona Virus, uno.
Le vaccinazioni nei diversi paesi
Due, pensare di estinguere la circolazione del virus, non il virus come è avvenuto per il vaiolo o per la peste bovina con il vaccino, ma di estinguerla e limitarla con un mondo che ha vaccinato tre miliardi di persone ma ce ne sono ancora cinque da vaccinare. Continenti completamente non vaccinati come l’Africa che ha un miliardo e mezzo di popolazione o l’India che ne ha quasi due o la Cina di cui non sappiamo nulla. Ma l’India che ha vaccinato percentuali ridicole. Come possiamo parlare di immunità di gruppo, cioè di proteggere i non vaccinati con un numero elevato di vaccinati? È impensabile per ragioni appunto di globalizzazione, antropizzazione e comunicazione e passaggio continuo di merci e di persone.”
Il miglior vaccino
Abbiamo visto che c’è un diminuire di questa protezione dall’infezione, ricordate che i vaccini migliori proteggono dall’infezione e dalla malattia, e questo protegge. È uno dei migliori vaccini come il morbillo, la parotite perché all’inizio proteggeva.”
Le varianti del Corona Virus
Son successe le varianti, quindi se circolasse ancora il virus di Wuhan noi avremmo ancora la protezione al 95%. Se circolasse Alpha che è la variante Inglese, avremmo la protezione dell’85% dall’infezione. Circola Delta che cos’ha di diverso? Ha cambiato alcuni aminoacidi della proteina, è un po’ immunovasiva ma non come la Beta Sud Africana o la Gamma Brasiliana. Soprattutto, è più contagiosa perché le mutazioni che ha nel recettore, nel sito che lega il recettore, sono tali che la espongono meglio aumenta l’affinità di dieci volte. “