Gli impianti elettrici delle case del centro storico e delle isole di Venezia dovranno essere rialzati. E’ una delle misure che il sindaco Luigi Brugnaro e la sua giunta hanno inserito con un emendamento al nuovo regolamento edilizio. Un obbligo quasi scontato dopo quanto è accaduto il 12 novembre scorso, ma che porta con sé un ulteriore batosta per i veneziani già provati dai danni vissuti con l’acqua a 187 centimetri.
Gli impianti elettrici
L’impianto elettrico dovrà essere posizionato almeno a 110 centimetri dal pavimento. Questo è quanto previsto nelle nuove disposizioni: un’altezza che dovrebbe preservare gli alloggi dal rischio di corti circuiti ai quali sono seguiti parecchi incendi il giorno dell’ acqua alta del 2019, soprattutto nell’isola di Pellestrina.
Le altre misure preventive
Ma non è finita qui. Viene inoltre prescritto per gli edifici di nuova costruzione la dotazione di un gruppo di continuità, ossia un generatore di energia elettrica autonomo in grado di assicurare forza motrice alle pompe per almeno sei ore. Così facendo si potranno evitare danni in caso di black-out. Scatta inoltre l’obbligo di dotarsi di paratoie e di pompe ad immersione, attrezzature di cui i veneziani si sono già da tempo dotati.