Emissioni zero entro il 2050: parla Gerardo Colamarco

L’Unione Europea potrebbe raggiungere le emissioni nette zero a un costo netto pari a zero e potrebbe creare un guadagno di cinque milioni di posti di lavoro entro il 2050.

Entro il 2035 tutte le case degli italiani dovranno avere degli interventi costosi di contenimento di inquinamento o dispersione di calore o interventi sugli impianti elettrici, con la eliminazione dei carburanti fossili per il riscaldamento. Sarà un attacco alla casa? Nella legge europea sul clima, l’Unione europea si impegna a raggiungere il traguardo della neutralità carbonica, le cosiddette “emissioni zero”, entro il 2050. Cosa comporterà in pratica?

Il pensiero di Colamarco sulle emissioni zero

Le parole di Gerardo Colamarco: “Ma, guardate, noi ci troviamo di fronte a una scelta ambientalista fatta dall’Unione Europea. Questa scelta che, per carità, può essere condivisa ,porta delle conseguenze pesantissime economiche in termini negativi su una grossa fetta di italiani”.

“Allora, io dico che le scelte vanno governate e vanno anche condivise. Non si devono mai fare delle forzature, quindi noi abbiamo che entro sette anni, guardate sette anni non sono tanti, sono pochissimi”.

“Entro il 2050 emissioni zero quindi vuol dire fare una rivoluzione copernicana. Allora, bisogna coinvolgere la popolazione, spiegare perché andiamo verso quella direzione che sarà una direzione giusta ma non possiamo assolutamente penalizzare quei soggetti che hanno contribuito a costruire il nostro paese”.

Ambiente compatibile con l’umanità

Carlo Trevisan: “Secondo me bisogna anche pensare all’educazione. In questi anni, probabilmente, l’avvento dei sessantottini alla scuola, a diventare insegnanti ha estremizzato il problema ambientale e non lo ha insegnato ai giovani in maniera equilibrata perché, come diceva Pavarotti, “per quanto io ami un cavallo, non posso dimenticare che un cavallo viene anni luce dopo di un uomo”.

“Quindi l’ambiente deve essere compatibile con l’umanità e l’industria che ha creato il problema ambientale è l’unica che lo può risolvere. Senza l’industria che ha creato il problema ambientale non lo si risolve e questo dobbiamo mettercelo in testa”.

La provocazione su Greta Thumberg

“Bene, Presidente Paolo Ghiotti, rispondiamo a quella provocazione su Greta Thunberg, no? Che ha creato una filosofia nuova. Basta il carbone, ti ricordi quando si arrabbiava con Trump? Diceva basta carbone, basta gas. Anche dire basta gas oggi è una grande rivoluzione. Il gas non inquina mica no? Non ho capito perché devono bloccare il gas”.

“Crea, come diceva il signore, l’effetto serra e soprattutto è una fonte che è esauribile e terminerà. Quindi dobbiamo anche trovare soluzioni alternative. Il problema vero è questo e per quanto concerne il concetto di Greta, si, al di là che le manifestazioni poi, quando sono estreme, sono sempre al limite perché poi anche la signorina parla bene, la vediamo col cellulare e va anche lei a mangiare la carne”.

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