Arriva domani nei negozi il doppio CD di Renato Zero “Zerovskij… solo per amore”, prologo dell’omonimo progetto che porterà in tour la prossima estate.
«Questo album è una sceneggiatura, perché si è andato componendo parallelamente al percorso drammaturgico del progetto “Zerovskij”. Nasce per essere trasferito sul palco». Così Renato Zero definisce il doppio CD “Zerovskij… solo per amore”, che esce domani ed è legato a doppio filo all’omonimo spettacolo, una sorta di “teatro totale” (che debutterà il primo luglio al Foro Italico di Roma, per proseguire poi in luoghi suggestivi come il Teatro del Silenzio di Lajatico, l’Arena di Verona e il teatro Antico di Taormina) con orchestra e coro sinfonici, più diversi attori, un centinaio di elementi in tutto.
Così i 19 brani inediti dell’album – anticipato dal singolo “Ti andrebbe di cambiare il mondo?” – romanze e ballate in cui si ritrova tutta la poetica e la melodia della tradizione “zeriana”, affrontano i temi di “vita, odio, amore, tempo e morte”, al centro del progetto live. E i testi dei nuovi pezzi sono in sintonia con questi capitoli esistenziali, cantando di bilanci, del tempo che passa, degli alti e bassi dell’esistenza, dell’odio e della felicità, delle solitudini e naturalmente di corrispondenze d’amorosi sensi.
Perché l’amore, come recita il titolo dell’album, rimane centrale: «Per me l’amore è tutto. E bisogna chiedergli perdono per tutte le volte che non lo abbiamo fatto partecipe della nostra vita – racconta Renato – non permettendogli di affacciarsi anche nel nostro lavoro, nei nostri rapporti quotidiani. Bisogna esercitarlo in continuazione».
“Zerovskji” celebra anche i 50 anni di carriera di Renato che nel 1967 pubblicava il primo 45 giri (“Non basta sai“/”In mezzo ai guai“). «Credo che questo sia il momento propizio per prendere coscienza del mio ruolo e delle mie competenze e per far dialogare vari momenti ed evoluzioni del mio percorso artistico», ha spiegato il cantautore, che nello spettacolo alternerà i nuovi brani con alcuni del suo repertorio più pop, funzionali alla sceneggiatura del racconto.