In attesa del previsto museo permanente dedicato a Lucio Dalla, la sua casa bolognese sarà aperta al pubblico per tre giorni, il mese prossimo.
Il progetto per rendere la casa di Lucio Dalla – in via D’Azeglio 15 a Bologna – un museo permanente è in essere, ma non ancora giunto a una realizzazione definitiva, però dal 2 al 4 marzo prossimi, in occasione del quinto anniversario della morte del cantautore l’abitazione sarà aperta ai visitatori.
Il programma prevede vari tour della durata di circa tre ore, a gruppi di una cinquantina di persone (i biglietti saranno disponibili a partire dal 20 febbraio) che, prima di approdare alla “Casa di Lucio”, toccheranno, altri luoghi “dalliani” come l’appartamento di Piazza Cavour in cui Dalla nacque; Piazza San Domenico, ritrovo negli anni giovanili; o lo stabile di Vicolo Marescotti in cui visse con la madre Jole.
Il pellegrinaggio toccherà pure le mete “gastronomiche”: il ristorante che era un po’ la “sua” cucina (Da Cesari, in via De’ Carbonesi) e la “mitica” trattoria Da Vito in Cirenaica; oltre a quelle della musica: la sede della sua casa discografica, la Fonoprint in via Bocca di Lupo, e Lo Studiolo, sempre in Via D’Azeglio, dove registrò gli ultimi album.
Ad animare le visite delle guide d’eccezione: Ernesto Assante, Gino Castaldo, Giorgio Comaschi, Marco Marozzi, Emilio Marrese e Pierfrancesco Pacoda, giornalisti esperti di musica e in alcuni casi, amici del cantante scomparso, che racconteranno Lucio e il suo rapporto con quei luoghi.
Ma in quei tre giorni Dalla sarà celebrato anche con un tributo del sound designer Hubert Westkemper, il quale trasformerà la torre dell’orologio affacciata su Piazza Maggiore in una sorta di Big Ben che risuonerà gli incisi più noti dell’artista, mentre mezzi a quattro o a due ruote, in giro per le strade, coglieranno di sorpresa i passanti con le musiche di Lucio.