“Piazzetta del rugby” inaugurata a San Donà di Piave

Sabato 12 giugno è stata inaugurata la "Piazzetta del rugby" a San Donà di Piave. Commenta il Sindaco: "un'eccellenza della nostra città"

Sabato 12 giugno è stata inaugurata la “Piazzetta del rugby”. Questa si trova all’ingresso della cittadella scolastica di via Perugia, a San Donà di Piave. È la prima piazza italiana intitolata a questo sport.

L’inaugurazione della piazzetta del Rugby e personaggi presenti

All’inaugurazione della “Piazzetta del rugby” hanno presenziato il delegato alla presidenza della federazione Nazionale Rugby, rappresentata dal presidente regionale Veneto Sandro Trevisan, il Sindaco Andrea Cereser, il delegato del Sindaco della Città Metropolitana Saverio Centenaro, degli esponenti di tutte le istituzioni, associazioni e scuole sandonatesi, dell’associazione Rugby San Donà e del Senato Accademico del Rugby.

La storia della squadra di rugby sandonatese

A San Donà questo sport è arrivato alla fine degli anni Cinquanta. Per iniziativa di un gruppo di amici capitanato da Mario Pacifici e Corrado Teso, inizia una storia di successo per la squadra.

Questa esordirà ufficialmente nel campionato 1960/61 e due stagioni dopo approderà in serie cadetta arrivando poi alla massima serie al termine del campionato 1975/76. Una permanenza ininterrotta da allora, con la sola battuta d’arresto del 2005, recuperata già nella stagione successiva.

Un’eccellenza di San Donà di Piave

«Intitolare una piazza al rugby significa dare il giusto merito ad una eccellenza della nostra Città che, in termini di attività sportiva, è di assoluto rilievo nazionale – commenta il sindaco Andrea Cereser –. Al tempo stesso significa anche riconoscere il ruolo educativo e formativo dello sport in generale e di questa disciplina in particolare, nel formare cittadini migliori».

Nell’occasione sono state disvelate le due installazioni monumentali curate dall’architetto Claudio Giacomel.

L’importanza della cultura del rugby

Il rugby ha messo radici nel comune di San Donà di Piave 62 anni fa alimentando una cultura nuova: quella del gioco di squadra e dei conti che si regolano in campo e che poi vengono dimenticati a partita finita. Una festa che si tiene nel famoso terzo tempo, che poi è la vita. Si tratta di una visione del tempo che fa bene a ragazzi con tanta energia da sfogare e che dà regole facili ed ispirate alla solidarietà.

La scelta della piazza non è casuale. Dal ’59 ad oggi, il vivaio si è notevolmente ampliato ed il rugby, pur non essendo molto diffuso, continua a fare proseliti. I valori del rugby vengono prima degli investimenti sulla next generation, secondo il primo cittadino sandonatese.

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