Jesolo Sand Nativity: “Gli esodi nella Bibbia” e l’accoglienza dei migranti il tema conduttore. All’isola di Lampedusa la scultura dedicata ai portatori di pace
Taglio del nastro questa mattina in piazza Marconi a Jesolo per la XV edizione di Jesolo Sand Nativity, il tradizionale Presepe di Sabbia tra i più famosi e apprezzati non solo a livello nazionale. Oltre 1 milione di visitatori, 640mila euro raccolti per scopi e progetti benefici, 10 scultori giunti da Russia, Olanda, Usa, Germania, Messico e Canada e coordinati dal direttore artistico Richard Varano, quest’anno Sand Nativity ha scelto il tema conduttore “Gli Esodi nella Bibbia” per porre l’attenzione sul tema scottante dei rifugiati e la grande tragedia umana che si sta consumando nel Mediterraneo definito da Papa Francesco come un cimitero del nostro tempo. Ai migranti e all’isola di Lampedusa la scultura dedicata ai portatori di pace come omaggio ad una intera comunità: l’isola porta d’ Europa per migliaia di disperati.
A Jesolo, la sacra famiglia di Nazareth assume le sembianze di una famiglia di migranti, e come tale viene rappresentata all’interno di una barca che si appresta a raggiungere la riva: all’interno Maria e Gesù Bambino e Giuseppe che, in atteggiamento di protezione, si appresta a far arrivare in salvo i suo i cari.
La scena vuole trasmettere al pubblico le sensazioni di insicurezza, ansia ,paura provate dalla Sacra Famiglia, e ricordare che gli stessi sentimenti attraversano gli animi di tante famiglie fuggitive. Dopo la nascita di Gesù, avvenuta in un luogo di fortuna, Maria e Giuseppe, in fuga da Erode, sono costretti a trovare riparo in Egitto, come avviene ora per tante madri e figli costretti a lasciare la loro terra a causa di persecuzioni, guerre, carestie o semplicemente per trovare un futuro migliore.
«Ogni anno che passa aumenta anche il livello qualitativo del nostro presepe di sabbia ormai conosciuto in tutto il mondo – ha detto il sindaco Valerio Zoggia – Un’iniziativa che quest’anno si incastra con una serie di appuntamenti che renderanno Jesolo un punto di riferimento turistico anche per l’inverno. Siamo orgogliosi di aver scelto questo tema assieme al direttore artistico Varano, senza alcuna dietrologia ma per toccare e far riflettere la coscienza di chiunque visiterà questo presepe. E’ un’opera d’arte, anche se fatta di sabbia».
A tagliare il nastro assieme al sindaco Zoggia anche il questore di Venezia Angelo Sanna, l’assessore al turismo Daniela Donadello e don Gianni Fassina.
«Il presepe di sabbia da anni ci consente di finanziare dei progetti benefici e di finanziare associazioni che operano nel volontariato non solo nei paesi più poveri ma anche nel nostro territorio – ha aggiunto l’assessore Donadello – Contiamo anche per questa edizioni di raccogliere i fondi che servono per concludere dei progetti che ci siamo impegnati a finanziare». I progetti sono quello di Casa Verona, progetto promosso dal gruppo Bedanda Onlus, si tratta della costruzione di una biblioteca a ridosso del centro polifunzionale Casa Verona, un centro per l’alfabetizzazione dei bambini e ragazzi della Guinea Bissau (presente un referente dell’associazione Bedanda Onlus di Jesolo). Emergenza Siria, progetto promosso da Missioni Don Bosco. I giovani missionari salesiani aiutano le famiglie di Aleppo e Damasco a ritrovare una stabilità e serenità nelle loro terre martoriate da una incessante guerra. Tamaini Academy, progetto promosso dall’ufficio Missioni del Patriarcato di Venezia. Si tratta della costruzione di 4 aule scolastiche presso la scuola primaria Tumaini Acadmey nella parrocchia di Ol Moran in Kenya. Sostegno all’Hogar, progetto promosso dalla parrocchia San Giovani Battista. Dopo l’acquisto di un mezzo di trasporto per i bambini dell’hogar il progetto di quest’anno prevede l’acquisto di armadi e letti per l’orfanotrofio. E inoltre il presepe di sabbia di Jesolo finanzia anche progetti nel e per il territorio, quest’anno parte del ricavato della vendita dei souvenir del presepe andrà a: AVO associazione volontari ospedalieri, LILT lega italiana per la lotta contro i tumori, Telethon e al fondo per il sostegno e azioni di rilancio.
La realizzazione di Sand Nativity avviene ogni anno grazie anche alla collaborazione con gli studenti del liceo artistico Michelangelo Guggenheim coordinati: per loro oggi un diploma che ne attesta il loro tirocinio. A ritirarlo c’erano Marta Giacomin, Michela Sarain, Silvia Mattiazzo, Vittoria Zamarchi, Nicola D’Alpaos, Samuele Rabini.
Il Periodo di apertura della mostra va dall’8 DICEMBRE 2016 al 12 FEBBRAIO 2017. ORARIO: da lunedì a sabato 9.30/12.30-14.30/19.30 domenica e festivi orario continuato 9.30/21
ALCUNI DATI TECNICI:
470 mq di area espositiva
1000 mc (circa 1500 tonnellate) di sabbia utilizzata