Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2017

Anno Giudiziario: boom di prescrizioni, calo delle intercettazioni. Urgente una riforma. In primo piano le carenze d’organico, che rallentano la giustizia. Su cui pesa anche il numero di ricorsi di migranti e clienti delle banche

In questa puntata di raccomandata espresso parleremo di giustizia. I magistrati devono essere aumentati. Non si tratta solo di aumentare i magistrati ma anche la filiera della giustizia, che è fatta di prevenzione, forze di polizia, cancellieri, e polizia penitenziaria.
Uno dei problemi più urgenti da risolvere è anche quello delle “prescrizioni”, per il quale si chiede una riforma ad hoc: su 60mila reati registrati in Veneto, infatti, il 22% va a dibattimento e si traduce in oltre 16mila sentenze in primo grado, delle quali 5mila in appello. La “spinta” al ricorso è dettata dal fatto che in questa sede sempre di più si può sperare nella prescrizione, cui si lega anche la carenza d’organico nel settore. Il dato è esemplificativo: le prescrizioni, dal 2015 al 2016, sono passate da circa 1800 a 2340.

È stato lo stesso presidente reggente della Corte d’Appello, Mario Bazzo, a lanciare l’appello sulla necessità di “europeizzare” il sistema, per evitare di gettare alle ortiche il lavoro di investigatori e magistrati. In più a “ingolfare” gli uffici ci sono i ricorsi dei clienti delle banche in crisi e quelli dei richiedenti asilo. Numerosi quindi i nodi giunti al pettine.

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