L’inchiesta del programma televisivo in onda sulla rai, Report, ha messo in forte discussione l’integrità del professor Luciano Flor e di tutto il sistema sanitario Veneto. La procura di Padova apre l’inchiesta. GUARDA ANCHE: Luca Zaia: i tamponi non sono un fatto politico
I test rapidi erano previsti dal governo
“Non sapevo, non so e non sono coinvolto. I test sono stati distribuiti dal governo. In quel momento erano l’unica alternativa al test molecolare. Ci sono oggettivi limiti ai tamponi che si possono fare, ovvero la disponibilità di reagenti e macchine. Inutile fare tamponi se poi non si possono refertare. Se un tampone non viene refertato entro 36/48 ore, mi chiedo cosa lo si fa a fare.
Ho rispettato il codice di comportamento del pubblico dipendente, piuttosto si verifichi chi non l’ha fatto. Non faccio il giudice e non faccio provvedimenti che non mi spettano.
Attuali rapporti col professor Crisanti? Non lo sento da un po’ di tempo”, ha detto il dottor Luciano Flor.
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