Ha parlato Mario Invernizzi il superstite dell’incidente offshore in cui hanno perso la vita tre suoi compagni. Tutto è coperto dal segreto istruttorio ma qualcosa dalle dichiarazioni rilasciate ai giornalisti è trapelato “La diga- ha detto era invisibile e una luce verde da una parte e una rossa dall’altra hanno fatto pensare ad una porta”
Incidente offshore
Cercavano il record, e stavano per afferrarlo. Da Montecarlo a Venezia in meno di 19 ore. Ma proprio all’arrivo, il motoscafo offshore sul quale viaggiavano, si è schiantato contro la lunata, una diga di massi all’ingresso della bocca di Porto del Lido. Uno dei tre collegamenti tra il mare aperto e la laguna di Venezia.
Le vittime sono Fabio Buzzi, esperto pilota, imprenditore di Lecco fondatore della Fb Design, uomo dei record che più volte si era messo alla prova sulla Montecarlo-Venezia. L’altro pilota e amico Luca Nicolini, è un esperto meccanico della Fpt, azienda che si occupa di motori per applicazione marine.
L’unico che si è salvato
Dell’equipaggio era composto da quattro persone. L’unico sopravvissuto è il pilota Mario Invernizzi, sbalzato fuori dal motoscafo, e recuperato sotto choc dai vigili del fuoco. Ieri, in serata, è stato trasferito all’ospedale civile di Venezia. Invernizzi ha spiegato di non essersi neppure accorto dello schianto, perché ormai la prova era finita, e lui stava preparando la borsa per scendere dal motoscafo, e festeggiare l’ennesimo record.