Siamo agli sgoccioli di una delle stagioni influenzali più aggressive degli ultimi anni. Pare proprio che il picco del virus dell’influenza sia stato superato.
Per la seconda settimana consecutiva, l’incidenza dell’influenza stagionale in Veneto è scesa, passando da 10,81 casi per mille della settimana precedente all’8,52 per mille di quella dal 5 all’11 febbraio. Le persone sinora colpite, da inizio stagione, sono comunque ancora salite, da 310.000 a 350.600. Sono i dati diffusi oggi dall’ottavo Rapporto Epidemiologico sull’Andamento dell’Influenza, elaborato dalla Direzione Prevenzione della Regione e diffuso oggi dall’Assessore alla Sanità.
Mi sento di dire – ha dichiarato l’assessore regionale alla sanità Coletto – che il nostro sistema sanitario ha affrontato un vero e proprio stress test e lo ha superato.
“Nessuno è rimasto senza assistenza e cure, a fronte di una delle stagioni influenzali più aggressive degli ultimi anni, a cominciare dai Pronto Soccorso dove, non bisogna mai dimenticarlo, devono sempre e comunque avere la precedenza i casi gravi, a cominciare dai codici rossi. I nostri sanitari hanno fatto, e stanno facendo, un lavoro egregio”. Con la riduzioni dei casi di influenza si sono interrotti anche i decessi collegabili all’influenza, che continuano ad assere sette.
Per quanto riguarda l’incidenza, rispetto alla scorsa settimana, la diminuzione di influenzati è registrata in tutte le fasce d’età, ad eccezione di quella da zero a quattro anni, che è ancora la più colpita, e che è passata dal 35,22 per mille al 32,40. Dai 5 ai 14 i casi sono scesi di parecchi punti dal 20 al 15 per mille, nelle fasce d’eta centrali dai (15-64 anni) la discesa è più lenta da 8,92 per mille a 7,61. Gli anziani (over 65) si confermano la categoria meno colpita: per loro l’incidenza scende da 3,87 per mille della scorsa settimana a 2,18.