Corsia preferenziale: la sua mancanza è la grande pecca di un servizio ingiustamente criticato.
Giovanni Seno, Direttore generale di AVM, ci parla problemi del tram dovuti alla mancanza di una corsia preferenziale e smonta le critiche contro il servizio. Il tram è un mezzo a guida vincolata, che necessiterebbe di una corsia riservata, ma inserirla in questo momento è impensabile perché significherebbe mettere mano in modo pesante alla viabilità di Mestre. Questa è una scelta di origine politica che si sarebbe dovuta prendere quando è stata progettata l’introduzione del tram. Seno si sofferma sulle polemiche di cui è stato protagonista il tram che porta a Venezia, con la conseguenza della divulgazione di un’immagine non veritiera del servizio. Analizzando, infatti, il resoconto del servizio effettuato dal 16 settembre 2015 al 20 marzo 2016 si capisce che le polemiche sul tram sono infondate e la cosa più sbagliata sono le critiche politiche che sono state mosse sulla base di dati tecnici e le critiche tecniche sulla base di dati politici, ambiti che vanno tenuti ben distinti. Dai dati emerge che il tram fa 2668 corse alla settimana e ha una percorrenza giornaliera di 3900 Km. Nel periodo in esame il mezzo ha effettuato 41626 ore di servizio e si è fermato complessivamente 219 volte, ma solo 80 sono imputabili a problemi tecnici o di infrastruttura. Calcolando, quindi, un’indice di disservizio si vede che i fermi del tram hanno impattato l’1,3% delle corse e lo 0,6% dei viaggiatori. Da questi numeri appare, perciò, che il tram è un mezzo affidabile e moderno che ha l’unica pecca di non correre su corsie riservate, cosa che porta conseguenze inevitabili dovute agli automobilisti: parcheggi fatti male, poca abitudine a rispettare la corsia del tram, incidenti o auto in panne sul Ponte della Libertà. Concludendo, Seno sottolinea l’apporto fondamentale della Polizia Municipale nei primi mesi di servizio del tram.