Il cambiamento climatico per gli ingegneri di Venezia
Paolo Dalla Vecchia: “Abbiamo due protagonisti della tutela dell’ambiente, nelle funzioni apicali del consiglio del collegio. Essi sono: l’ingegnere Mariano Carraro e l’ingegnere Sandro Boato.”
Mariano Carraro è il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della città metropolitana di Venezia. Laureato in Ingegneria Civile Edile, specializzazione Strutture, all’università di Padova. Per la Regione Veneto è stato segretario per L’ambiente e Lavori Pubblici e ha coordinato la Protezione Civile Regionale. Dal 2007 al 2011 ha ricoperto l’incarico di Commissario di Governo per il contrasto agli allagamenti nel Comune di Venezia e altri 23 comuni nella provincia di Venezia, Treviso e Padova. Dal 2010 al 2011 è stato Commissario dell’ARPA Veneto.
Dalla Vecchia: “Come ti sei avvicinato ad una professione tecnica come quella di ingegneria, e quale è stata poi la molla che ti ha avviato a questa professione? Puoi raccontarci un po’ della tua carriera professionale?”
Mariano Carraro: “Mi sono avvicinato alla professione dell’ingegneria perchè ero attratto dal fare, dal costruire. Mi interessava capire come stessero in piedi gli edifici e quali regole ci fossero dietro. Fu così che mi iscrissi a ingegneria ne 1973, laureandomi nel 1979. Poi come forse sovente capita, la mia strada si è un po’ divaricata da quelle che erano le mie aspirazioni. Io ho lavorato un paio di anni in un’impresa di costruzioni, dove ho effettivamente svolto l’incarico di ingegnere che progettava e calcolava strutture.
Ciò che ha portato Carraro ad oggi
Dopo però ho vinto un concorso in Regione Veneto e mi sono occupato di lavori pubblici. Quindi la materia rimase sempre l’ambiente costruito, ma da un punto di vista diverso. Mi sono occupato di programmazione, di pianificazione, ma anche di realizzazione di edifici, sempre da un altro punto di vista. Ho fatto per esempio il collaudatore di opere pubbliche e quindi ho visto la realizzazione specifica di singoli edifici e opere di una certa importanza.
Mi sono poi occupato di ambiente. Ho quindi seguito il tema della vulnerabilità del territorio, delle frane, degli allagamenti ecc. E questo mi ha impegnato tutta la mia vita fino a qualche anno fa, nel 2015 in particolare, l’anno in cui sono andato in pensione. Adesso però mi occupo comunque più o meno delle stesse cose, in un ruolo diverso ancora che è di Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della città metropolitana di Venezia.”
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