Lo Stato Sociale: il nuovo libro “Sesso, droga e lavorare”

Poche ore prima del loro live al Festival show a Mestre abbiamo fatto una chiacchierata.

Lo Stato Sociale sono una band criticata degli ultimi anni, capace di infilare sold-out in ogni città e di attirarsi antipatie con la stessa scioltezza. Poche ore prima del loro live al Festival show a Mestre abbiamo fatto una chiacchierata.

Il nuovo libro

Si intitola “Sesso, droga e lavorare” il nuovo romanzo de Lo Stato Sociale (edito da Il Saggiatore), che arriva dopo la pubblicazione de “Il movimento è fermo” del 2016 e di “Andrea”, la graphic novel datata 2018. Già, perché i cinque ragazzi bolognesi (Lodo Guenzi, Alberto ‘Albi’ Cazzola, Alberto ‘Bebo’ Guidetti, Francesco ‘Checco’ Draicchio, Enrico ‘Carota’ Roberto) non riescono proprio a stare inattivi e a mettere la creatività in vacanza: e così tra la pubblicazione di un singolo, una serie di concerti, e progetti paralleli di vario tipo, sono riusciti anche a trovare il tempo di scrivere e pubblicare la loro nuova creatura letteraria.

Com’è nato il testo di “Una vita in vacanza”?

Albi: sono tornato dalle vacanze a Brindisi. Quando uno torna dalle vacanze e le fa a Brindisi, la prima cosa che si fa è raccontare come sono andate le vacanze, la seconda cosa che fai è pensare a dove farai le vacanze l’anno dopo.

Lodo: …e la terza cosa che fai è Sanremo.

Albi: Esatto, una conseguenza logica. In questo continuum di logicità c’è la vacanza che hai appena fatto, quella che farai e pure quella che abbiamo fatto a Sanremo. Quindi se tu vivi un anno della tua vita in vacanza, un anno che tra l’altro ha racchiuso un po’ tutta l’essenza della vita, la vita stessa diventa “in vacanza”.

Se in questo momento avessero tempo, che farebbero i ragazzi di Lo Stato Sociale?

«Andremmo allo stadio per seguire il Bologna football club, all’estero a vedere un concerto. O staremmo a casa con le morose». Piccole cose piacevoli, ma i sogni restano grandi: «Tifiamo per i deboli e per la libertà.

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