Il Casinò di Venezia ha un suo ruolo nella vicenda del debito di 800 milioni di cui soffre il comune. Fino al 2008 era la gallina d’oro della città, ora non più. Ha debiti a proprio volta da ripianare. Ne parliamo con il neo presidente della casa da gioco Maurizio Salvalaio.
“I dati relativi agli incassi nell’ultimo trimestre 2015 hanno evidenziato segnali di ripresa rispetto alla flessione registrata nella prima parte dell’anno”.
In effetti i mesi di ottobre e novembre avevano chiuso in crescita rispetto al pari mese 2014 rispettivamente ottobre + 4% e novembre + 11%. Anche il risultato parziale del mese di dicembre, alla data del 28, registra un lieve incremento rispetto al 2014 attestandosi al + 3%.
Per effetto di tale positivo andamento la flessione annua degli incassi è rientrata e passa dal -5% del consuntivo primi 9 mesi (periodo 1 gennaio – 30 settembre) al -2,4% del progressivo annuo al 28 dicembre.
Gli ingressi registrano una sostanziale tenuta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, buona l’affluenza registrata nei primi giorni di festività che vede una programmazione di tutto esaurito per i cenoni di Capodanno di entrambe le sedi con il sold out di 420 posti a Ca’ Vendramin Calergi e 350 posti a Ca’ Noghera.
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