Io sono la luna, I colori di Diana Ferrara

Si intitola "Io sono la Luna" la mostra personale di Diana Ferrara, docente d'incisione all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Artista colta e poliedrica che mai fin'ora aveva mostrato questo universo fantasmagorico e soave.

La bellezza semplice e raffinata dei colori sulla carta bianca e qualche frase come un indizio per aprire quel “giardino segreto” che è il mondo di Diana Ferrara, luminosa artemide che per un pò ha messo da parte la severità del bianco e nero per dedicarsi all’emozione del rosa dell’amaranto e del cremisi.

Io sono la Luna di Diana Ferrara

Si intitola “Io sono la Luna” la mostra personale di Diana Ferrara, docente d’incisione all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Artista colta e poliedrica che mai fin’ora aveva mostrato questo universo fantasmagorico e soave.

La mostra promossa dall’associazione culturale “arte e Design Venezia” e curata da Lisa Balasso presenta quadri policromi con immagini solari; carte che esaltano i colori nel fluire della vita; trasparenze vibranti riunite in dittici o i trittici .

Come evidenziato dall’intervento critico di Giovanna Cassese in esposizione vediamo un’esposizione intima ed inedita, diversa dalle carte incise; dal bianco e nero a cui ci ha abituati l’artista. Il colore qui ha una funzione rigenerativa, è un segno astratto ed una ricerca di stile tutta giocata sul costante dialogo e il difficile equilibrio tra rigore intellettuale ed emozione.

E’ una ricerca iniziata negli anni ’80, parallelamente all’attività d’incisore ed è parte della sfera più privata di Diana Ferrara. Gli studi colorati a pastelli e tecniche miste su grandi carte ci mostrano l’altra faccia della luna, il lavoro dell’artista in un dialogo fra linea e colore.

Dove visitare la Mostra

Possiamo ammirare un assaggio della produzione a colori dell’artista in un palazzo meraviglioso con stucchi del Vittoria che è stato residenza nobiliare; scuola; università; museo e ora albergo ma, anche luogo aperto all’arte.

La mostra “Io sono la Luna” rimarrà visibile all’hotel “Nani Mocenigo Palace” fino al 30 gennaio 2023

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