Padre Celestino Camuffo, istituto Cavanis di Chioggia: “Nel 1954 la gioventù di Chioggia, aveva pochissime possibilità. Non c’erano fabbriche. Finita la scuola elementare, solo poteva o la classe alta far studiare i loro figli. I figli dei pescatori o dei contadini, automaticamente si preparavano per essere pescatori o contadini. Questo non succede subito. Per cui è nato con Monsignor Biasentini l’ispirazione del Cavanis; di portare a Chioggia una realtà modificata d’ambiente. Che potesse supplire alla possibilità di studio di preparazione alla vita giustamente da questo tipo di giovani.
La congregazione
Certamente la congregazione Cavanis, quest’anno ricorda una realtà straordinaria. 250 anni dalla nascita di uno dei due fratelli fondatori del nostro istituto in Venezia. Sappiamo che molte istituzioni, muoiono quando muore l’ideale per il quale sono nate. Qui in Chioggia non possiamo dire che il nostro ideale possa morire. Al contrario, è vivissimo. Una necessità impellente della zona. Per questo è nato l’istituto e prosegue. Questo istituto ha una caratteristica. Dove c’è un ragazzo, ci deve essere un padre. I ragazzi non si lasciano soli. Non perchè vogliamo vigilarli; ma perchè vogliamo che ci vedano. Che ci apprezzino. Vogliamo che intendano che siamo uno di loro. È la prima cosa per poter educare.
Nomi famosi ce ne sono vari. Tra questi per esempio Giorgio Boscolo; autore di un meraviglioso Cristo.”
Istituto Cavanis
Vincenzo Giannotti, preside istituti Cavanis: “La scuola raccoglie studenti di 4 indirizzi. Meccanica, elettrotecnica, parrucchieria ed estetica. Devo aggiungere che gli studenti di questa scuola, trovano molto facilmente lavoro. Si deve tener presente che nel secondo terzo anno i ragazzi e le ragazze fanno degli stage in azienda. Molto spesso alla fine del terzo anno hanno già il lavoro in mano. Chiaro che i ragazzi di oggi non sono i ragazzi di 100-200 anni fa; vivono in maniera completamente diversa la loro socialità. Lo spirito però con cui l’istituto Cavanis si rapporta ai ragazzi direi che è ancora molto simile a quello che c’era 200 anni fa.
Cari ragazzi questa è una scuola professionale, che quindi in poco tempo vi presenta sul mondo del lavoro. Chi ha voglia di continuare a studiare lo può fare tranquillamente, con diploma o università. Dopo tre anni avete un lavoro in mano. Probabilmente il lavoro che vi piacerebbe fare. “