L’Italia non deve diventare un paese di tossici, di strafatti. Eduardo Sivori parla dei dati relativi al consumo di droga nel nostro Paese.
I dati lo confermano: sempre più italiani fanno uso di sostanze stupefacenti. La droga sembra essere ormai un rito di passaggio, e infatti sono soprattutto i giovani a consumare grandi quantitativi di cannabis, a “fumarsi le canne”: più del 21% nella fascia dai 15 ai 24 anni, il 16% nella fascia tra i 25 e i 34 anni. La cocaina, invece, è la sostanza più confiscata. E ancora, su 100 ragazzi di 15/16 anni, almeno 3 hanno avrebbero sicuramente fatto uso di qualche sostanza, e quelle che vanno forti tra i più giovani sono l’Ecstasy e l’anfetamina.
Secondo le statistiche, quindi, il 22% degli italiani adulti tra i 15 e i 54 anni ha almeno una volta nella vita assunto una droga qualsiasi; questo dato ci fa collocare terzi nella classifica dopo Repubblica Ceca e Francia.
L’Italia non può diventare un Paese di tossici. E allora, alla faccia delle varie organizzazioni criminali che spesso stanno dietro alla vendita di droga, Sivori cita le parole di Renato Farina di Libero, che afferma la necessità di rilanciare una campagna chiara su questo argomento: non ci si buca, non si sniffa, non si va a cercare lo sballo (spesso per somigliare al proprio idolo musicale). Necessaria è solo una cosa, quando si parla di droga: un no.