A Palazzo Reale di Milano, fino al 6 maggio prossimo, la mostra “Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001“: che esplora – attraverso abiti e accessori, ma anche foto, illustrazioni e opere artistiche – il mondo della moda di quel periodo.
E’ stata inaugurata ieri nel Palazzo Reale di Milano la mostra “Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001“, che fino al 6 maggio racconterà le caratteristiche peculiari e condivise del mondo del fashion negli ultimi 30 anni del secolo scorso, attraverso abiti e accessori delle aziende più famose. Il biglietto costa cinque euro, e il ricavato sarà devoluto al CNMI Fashion Trust, il fondo che sostiene la moda italiana.
L’esposizione è divisa in nove sale tematiche: Identità, Democrazia, In forma di logo, Diorama, Project Room, Bazar, Postproduzione, Glocal e L’Italia degli oggetti, ognuna dedicata a un aspetto predominante del settore. La sala Identità, ad esempio, mostra la reinvenzione del concetto di moda femminile e maschile, con abiti da donna e da uomo molto simili tra loro, mentre la sala dedicata ai marchi è piena di valigie firmate Fendi e tazzine di Versace, manette e cucce per cani con la doppia G di Gucci, disposti attorno a un tappeto dedicato a Galbani disegnato da Maurizio Cattelan.
Il 1971 è stato scelto come anno di partenza perché segna un distacco dall’alta moda e l’inizio del successo del prêt-à-porter, con la prima sfilata dello stilista Walter Albini organizzata a Milano; il 2001 invece è un momento di grande innovazione e cambiamento, segnato dai tragici attentati dell’11 settembre.
Oltre ad abiti e accessori ci sono anche riviste dell’epoca, fotografie scattate da Gian Paolo Barbieri, Alfa Castaldi, Aldo Fallai, Fabrizio Ferri, Giovanni Gastel, Paolo Roversi e Oliviero Toscani; disegni di illustratori come Igort, Lorenzo Mattotti e Marcello Jori; vere e proprie opere d’arte, tappeti e oggetti degli artisti Michelangelo Pistoletto, Francesco Vezzoli e Alighiero Boetti.