Nella settima puntata di “Stanno facendo un 48”, programma condotto da Patrizio Baroni, abbiamo discusso del futuro del turismo insieme a Luigi Pasqualinotto, presidente del consorzio di promozione turistica di Jesolo Venice, Vittorio Bonacini, Presidente Associazione Veneziana Albergatori, Paolo Minchillo, commercialista. Dal Messico sono collegati Italo Sampablo, console onorario italiano a Playa del Carmen e pneumologo, Luca Risso, imprenditore Italiano e Xavier Martinez, direttore generale Hotel Sandos Playa del Carmen. Direttore della catena ospedaliera Hospiten e Console onorario della Repubblica Italiana Italo Sampablo parla della situazione CoVID in Messico, dal lockdown ai casi.
Quali sono le differenze istituzionali tra Italia e Messico per il CoVID?
“Qui si sono prese misure dal punto di vista del marketing rispetto a quello della scienza, è una malattia di cui nessuno sa niente e ogni giorno scopriamo cose nuove.
L’unica cosa certa è che il virus è trasmesso via aerea per cui le uniche misure che servono sono la distanza e la mascherina e soprattutto il vaccino che cambia le cose.
Il Messico una delle cose che ha fatto per attrarre i clienti è stato quello di fare il tampone dentro gli alberghi, lì le cose son veramente cambiate.
Noi stiamo facendo 100-200mila tamponi ogni mese in tutta la Riviera Maya per turisti tutti americani, stiamo gestendo il virus dentro l’albergo così il cliente non ha bisogno di andar fuori a cercare un medico e il tampone è compreso nel budget”, ha concluso il console Italo Sampablo.