Alla scoperta dell’isola più grande della laguna nord, l’Isola di Sant’Erasmo.
L’isola di Sant’Erasmo è definita “orto della Serenissima”. Il territorio dell’isola si trova al centro di un triangolo composto da Murano, Burano e Punta Sabbioni.
Come arrivare
La superficie dell’isola di Sant’Erasmo è di 3,26 km² per una popolazione inferiore alle 700 persone. Per raggiungere “l’orto della Serenissima” si possono usare i mezzi pubblici. La linea 13 da Fondamente Nove o da Treporti del vaporetto permette di approdare sull’isola. Una volta scesi dal mezzo il visitatore potrà immergersi in un territorio circondato dalla Laguna.
Cosa visitare
Attraversando l’isola il visitatore potrà incontrare numerosi campi coltivati ricchi di ortaggi, vigneti e frutteti. Una peculiarità dell’Isola di Sant’Erasmo è infatti il suo carattere agro-lagunare. Tra i prodotti tipici possiamo ricordare le “castraure” piccoli carciofi colti precocemente.
Un’altra realtà diffusa nel territorio sono le aziende agricole, come Sapori di Sant’Erasmo, azienda familiare guidata dal Presidente del Consorzio del carciofo violetto. All’Interno dell’azienda è possibile acquistare i prodotti che offre la stagione.
Tra le aziende del territorio possiamo ricordare anche l’azienda produttrice di miele. Le sue centinaia di arnie le permettono di realizzare il miele al carciofo, che è leggermente più amaro degli altri mieli, e quello di barena, con un leggero sentore di salsedine.
Il territorio dell’isola offre vari spazi verdi, interessanti dal punto di vista naturalistico. Gli spazi verdi dell’isola di Sant’Erasmo sono adatti per tutti gli amanti del Birdwatching e per tutti i visitatori curiosi di scoprire le specie che abitano la Laguna.
Dal centro del paese il visitatore potrà recarsi nella Chiesa del Cristo Re, costruita nel XX secolo e voluta da Brenno Del Giudice. La chiesa presenta una struttura suddivisa in tre navate; all’interno è conservata una tela della scuola del Tintoretto, il Martirio di Sant’Erasmo.
Spostandoci sull’estremità meridionale dell’Isola, il visitatore potrà scoprire la torre Massimiliana, la quale presenta una struttura a pianta circolare che risale al 1844. La torre Massimiliana fu voluta dall’arciduca Massimiliano d’Austria. Durante gli anni la torre fu utilizzata come rifugio ed alloggio. Il recupero della torre Massimiliana fu realizzato dagli architetti Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, su volontà del Comune di Venezia. Attualmente lo spazio della Torre Massimiliana è utilizzato per ospitare mostra d’arte, di fotografia o eventi culturali. Tra questi ultimi è da citare la festa del carciofo violetto che si tiene nel periodo di maggio.
L’isola di Sant’Erasmo sembra presentare una realtà che ci riporta indietro nel tempo, con i suoi spazi verdi e la sua natura “l’orto della Serenissima” è un territorio tutto da scoprire.