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Jesolo, aggiudicata la Strada del mare: è scontro

All'indomani dell'aggiudicazione della costruzione della strada del mare nasce una querelle nel Veneto Orientale: sindaci e operatori turistici della costa contro i sindaci e le aziende dell'entroterra

L’aggiudicazione della Strada del Mare alla società ATI, realizzatrice, tra l’altro della Pedemontana Veneta ha suscitato la soddisfazione dei sindaci della costa orientale veneta, che attendevano da 50 anni la superstrada per snellire le code nei fine settimana dei pendolari e di chi ha la casa al mare.

Strada del Mare: verso la convenzione

Il passo successivo sarà la firma della convenzione tra la società e la regione in virtù della quale il consorzio gestirà per 32 anni la strada per rientrare nel costo del pedaggio di 211.000.000 euro necessari per la sua costruzione. I tempi di realizzazione dalla firma della convenzione sono di tre anni.

Pierfrancesco Contarini, presidente Aja

Ora la preoccupazione si concentra tutta proprio sui tempi di costruzione, che potrebbero non essere rispettati.

“A me piace essere operativo, quindi attendo di vedere le ruspe in azione e di vedere i primi tratti dell’autostrada del mare. Sicuramente questa è un’opera importante, che ci darà la possibilità di attrarre ancora maggior turismo nella nostra località e in quelle limitrofe.

Quindi attendo l’operatività della situazione, perché si sa che molte volte in Italia ci sono ricorsi, contro ricorsi, attese, contestazioni, lamentele, e qualche volta le minoranze hanno più peso rispetto alla maggioranza. Ci auguriamo tutti quest’opera, e che questa parta con velocità.

Mi sento di dire che questa è un’opera importante, che tutti noi dobbiamo cercare di valorizzare nel suo insieme. Capisco i problemi che possono avere i sindaci, capisco le lamentele che ci possono essere. Ricordiamoci però che dobbiamo guardare alla generalità e non al singolo orticello”.

Strada del Mare: in arrivo un probabile ricorso

Si tratta di 19 chilometri che attraverseranno il comune trevigiano di Roncade e quelli veneziani di Meolo, Musile, San Donà e Jesolo. A sentirsi coinvolti per l’impatto ambientale, però, sono anche i sindaci di Silea e Monastier, che sono pronti a presentare ricorso. In particolare preoccupa il nodo viario della Frova che potrebbe rivelarsi un imbuto, e costringere gli automobilisti a scegliere strade alternative congestionando i centri dei dintorni.

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