Economia e società

Jesolo: le potenzialità del cicloturismo in Veneto

Il cicloturismo, le potenzialità di un settore strategico in crescita anche per Jesolo e il litorale veneziano

Apindustria Jesolo e FIAB hanno fatto il punto del turismo legato al mondo della bicicletta nell’evento “ciclability dalla montagna al mare”, per conoscere da vicino caratteristiche, numeri e possibili sviluppi futuri del settore lungo la costa Jesolana e veneziana. In collaborazione con FIAB, l’Associazione italiana che promuove lo sviluppo diffuso della ciclabilità, presente con 156 sedi nel territorio nazionale e circa 18 mila soci, Apindustria Jesolo ha promosso lo scorso 8 maggio, presso la struttura associata Beach Boutique Hotel Baia del Mar a Jesolo Lido, un incontro rivolto ad addetti del settore, albergatori, sportivi, appassionati e semplici cittadini, dal titolo “Ciclability, dalla montagna al mare – un’esperienza turistica innovativa”.

I dati del cicloturismo

Il soggetto, che raduna gli appassionati delle due ruote, coinvolge oltre 100 mila persone, in circa 3000 eventi all’anno, 90 ciclovacanze , 140 weekend e 20 raduni organizzati. Secondo dati recenti, in Europa il cicloturismo conta circa 2 milioni di viaggi e 20 milioni di pernottamenti, per un valore totale di circa 44 miliardi di euro. Il valore potenziale del tema in Italia è stimabile in circa 3,2 miliardi annui. Quello del cicloturismo non può più essere definito, pertanto, un mercato di nicchia: l’indotto è maggiore dei 39,4 miliardi prodotti dalle crociere nel Vecchio Continente. L’Italia, attualmente, si piazza al quinto posto in Europa per il mercato del cicloturismo: 103 milioni di escursioni per 1.59 miliardi di euro, 1,05 milioni di vacanze per 0,46 miliardi di euro, per un totale di 2,05 miliardi di euro di fatturato.

Le ciclovie

Le ciclovie turistiche nazionali sono state introdotte con il Piano Strategico Infrastrutturale e di Trasporto dal MIT per contribuire allo sviluppo di questo settore in Italia, per un totale di 6 mila chilometri tra bellezze naturali e archeologiche, alla portata di tutti. A tal proposito, sono stati recentemente stanziati dallo Stato circa 160 milioni di euro e 372 sono quelli previsti, in totale, nell’arco 2016-2024 Una della caratteristiche maggiori del cicloturista è la ricaduta economica immediata nel territorio. Egli spende, infatti, il 40% in più della media dei “turisti di massa”. Questo tipo di turista non ricerca necessariamente la soluzione più economica, bensì quella che la porta più vicino a esperienze ed emozioni che possano essere gratificanti.

Perché puntare sul cicloturismo

Perché dunque vale la pena puntare sui cicloturisti? Perché portano turismo ed economie in luoghi ed aree di pregio solitamente “trascurate” dal classico turista, “di massa”, facendolo anche fuori stagionalità e perché sono in continuo aumento e riguardano tutte le categorie sociali. Da non trascurare, infine, il fatto che le strade e i percorsi pensati per i cicloturisti vengono poi utilizzati tutto l’anno dai cittadini. Dando un occhio alla tipologia dei pernottamenti, le strutture alberghiere a 3 stelle (o superiori) nel 20,5% dei casi, l’agriturismo per il 19,5%, il B&B il 18,5, a seguire l’appartamento 14%, il campeggio 8,5% e infine camper 11%. Pertanto si evince che il beneficio è comune, non esistendo un soluzione preferita, proprio come per tutti gli altri turisti. Le soluzioni per sostenere e incrementare questo settore si individuano nella creazione di itinerari di qualità, da mettere in rete con gli altri di livello nazionale e internazionale, la promozione di iniziative pubbliche a favore della bicicletta, per rendere il proprio territorio “bike friendly”, il favorire l’intermodalità tra bici e mezzi pubblici (treni, bus, traghetti, funivie,…) ed infine, ma di strategica importanza, la promozione della formazione specifica rivolta agli operatori del turismo e dell’ospitalità.

I presenti all’incontro

All’incontro erano presenti, quali ospiti d’onore, portatori delle proprie esperienze e punti di vista sui temi trattati, gli ex ciclisti professionisti Simone Fraccaro e Mario Beccia “E’ volontà dell’Associazione essere di costante supporto alle PMI e al nostro territorio – dichiara determinato Roberto Dal Cin, Presidente di Apindustria Jesolo – consapevoli della necessità di fornire concrete risposte alle esigenze riscontrate anche dagli albergatori, offrendo soluzioni propositive e costruttive. Elemento fondamentale dev’essere la sinergia con Associazioni specifiche del settore, quali portatori di interessi, mettendoli in rete con altri Gruppi e Associazioni locali”, prosegue Dal Cin.

Il Manifesto per la ‘città a misura di abitante’, quale strumento per migliorare la qualità del cicloturismo, dovrebbe esser sottoscritto, ad esempio, pure dalla Città di Jesolo.” “La nostra Associazione – aggiunge Nicola Zanon, Direttore di Apindustria Venezia – è alla continua ricerca di forme e offerte alternative, anche in collaborazione con altre realtà, che portino alla scoperta e alla promozione del territorio il più ampio possibile: percorsi ciclo turistici , ippovie, visite ad aziende agricole alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche, occasioni di studio e visita delle realtà storiche ed archeologiche locali, ecc.

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