Jesolo: proteste per la proroga ai cantieri frontemare

A seguito della proroga concessa ai cantieri fronte mare di Jesolo, si è riunita l'associazione AJA (Associazione Jesolana Albergatori).

A seguito della proroga concessa ai cantieri fronte mare di Jesolo, si è riunita l’associazione AJA (Associazione Jesolana Albergatori).

Le conseguenze sul fronte mare di Jesolo

“Siamo sorpresi per la scelta attuata dall’amministrazione comunale. E siamo fortemente preoccupati per le conseguenze che questa potrà avere sul turismo e l’immagine della città”. Così commenta Alberto Maschio, dopo avere appreso che la giunta comunale ha dato il via libera alla proroga dei cantieri nella fascia fronte mare fino al 31 maggio. La proroga, inoltre, prevede l’estensione degli orari e la possibilità di lavorare anche al sabato mattina.

La notizia ha già scatenato le reazioni degli albergatori che hanno subissato di telefonate la segreteria Aja, per le forti preoccupazioni per le possibili conseguenze di questa proroga. Si tratta di imprenditori che hanno le attività nelle vicinanze di cantieri ancora aperti. Questi sono quindi costretti a subire le proteste dei loro ospiti per l’impossibilità di vivere appieno l’agognata vacanza, in relax e tranquillità. Reazioni che diventeranno ancora più pressanti la prossima settimana, quando si entrerà nella prima festività cara ai tedeschi, l’Ascensione, e
che farà riversare in città migliaia di turisti.

Alberto Maschio, Presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori

“Non posso non esprimere tutto il mio stupore per la decisione di concedere una ulteriore proroga (perseverare è diabolico) ai cantieri fino al 31 maggio. Nell’anno in cui si può affrontare una piena ripresa dopo due anni di ristrettezze, di limitazioni e difficoltà dovute alla pandemia, con le strutture ricettive che hanno già fatto registrare prenotazioni pari al 2019, questa proroga rischia di avere devastanti effetti nell’immediato, con innumerevoli cancellazioni. Ma anche nel medio e lungo termine per l’immagine che la città vede inevitabilmente danneggiata.

Sono stupito e amareggiato. Soprattutto visto che avevamo segnalato già lo scorso marzo a sindaco, assessore e al dirigente al demanio, tutta la nostra preoccupazione su una eventuale proroga. Avevamo quindi proposto la convocazione di un tavolo di confronto per un’analisi puntuale delle situazioni di maggiore criticità. A quella lettera non abbiamo mai ricevuto risposta”. Maschio precisa, quindi, che questo di Aja è un legittimo intervento associativo da parte di chi, quotidianamente, si batte per il bene della categoria e, in generale, del turismo della città di Jesolo.

“Come molti colleghi mi chiedo che senso abbia dotarsi di un regolamento comunale, nell’interesse degli ospiti e della loro permanenza, che sistematicamente viene derogato. Quando vengono concesse delle deroghe, mi chiedo se sta veramente a cuore il turismo, fonte vitale per la nostra economia. Vorrà dire che comunicheremo ai nostri clienti di presentarsi con caschetto e calzature anti infortunistica, anziché cappellino e infradito. Naturalmente è una battuta, ma la preoccupazione è reale”, commenta Maschio.

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