Il sindaco della Città di Jesolo, Valerio Zoggia, e il presidente della Pro Loco, Alberto Mecchia, dichiarano, “L’amministrazione comunale e la Pro Loco hanno lavorato fianco a fianco per mesi con l’obiettivo di organizzare un grande Carnevale Jesolano, ricco e colorato come è sempre stato, con energia e passione. Volevamo dare un altro segnale di ripartenza, come è stato lo Jesolo Sand Nativity. Ma ora non ci è possibile farlo. Non è una decisione assunta dall’amministrazione né dalla Pro Loco, come ha falsamente pubblicizzato qualcuno solo per gettare discredito. Bensì un’imposizione derivante dalla situazione che ancora stiamo vivendo.”
Le limitazioni dell’emergenza
Si spiegano, “Ad oggi, in Veneto è ancora in vigore la zona gialla. Il governo ha prorogato lo stato d’emergenza fino al 31 marzo, pertanto almeno fino a quella data le restrizioni per l’organizzazione di ogni manifestazione pubblica sono molto stringenti. Queste limitazioni, insieme alle indicazioni pervenute dalla Questura, non consentono di svolgere la manifestazione nel mese di febbraio.
Comprendiamo l’amarezza della cittadinanza e, prima ancora, delle tante persone che ogni anno da lungo tempo si impegnano per realizzare carri allegorici spettacolari. Purtroppo, però, in questo particolare contesto risulta impossibile garantire l’ordine pubblico, la sicurezza e il rispetto delle norme anti-contagio lungo tutto il percorso seguito dai carri, a partire dagli accessi all’area.”
Ripartire senza rischiare
Si continuano, “Stando a quanto è possibile leggere sulla stampa locale, pare che altre località stiano lavorando all’organizzazione di eventi simili al Carnevale Jesolano. Tuttavia non conosciamo i dettagli dei percorsi o le eventuali limitazioni che saranno assunte. Aspetti che per Jesolo la Pro Loco ha indagato approfonditamente con le forze dell’ordine.
Non sappiamo nemmeno quale possa essere il grado di responsabilità che quelle amministrazioni intendono assumersi rispetto a un’evoluzione dei contagi. Fa ben sperare ma che nulla ha di certo. Dobbiamo ripartire, ma senza rischiare di compromettere i sacrifici fatti finora. A maggior ragione in una località balneare dove la pianificazione di una nuova stagione estiva sta entrando nel vivo”.