L’Osteria Francescana di Bottura è – per la seconda volta – il miglior ristorante del mondo, mentre in futuro il cibo a domicilio scalzerà la cucina di casa.
Il ristorante Osteria Francescana di Massimo Bottura è stato giudicato, per la seconda volta, il migliore del mondo agli Oscar 2018 della gastronomia, consegnati ieri sera al Palacio Euskalduna di Bilbao. Nella classifica The World’s 50 Best Restaurants, figurano altri tre chef italiani: Niko Romito del Reale di Castel di Sangro (salito dal 43/mo al 36/mo posto), Massimiliano Alajmo de Le Calandre (promosso dalla 29/ma alla 23/ma posizione) ed Enrico Crippa, 16/mo con il suo Piazza Duomo.
Scendendo di livello qualitativo, si fa un gran parlare del cibo consegnato a casa, anche grazie alla recente iniziativa del ministro Di Maio: ordinare i pasti è un mega-trend di cui vediamo solo l’inizio, scrive Ubs in uno studio, spiegando che nel prossimo decennio i volumi d’affari decuplicheranno fino a 365 miliardi di dollari.
«Ordinare cibo online rappresenta la convergenza tra il modo di vivere on-demand e l’economia sharing», sostiene la ricerca, frutto del lavoro di 20 analisti, di otto settori, che hanno intervistato 13mila tra esperti e consumatori in oltre 25 paesi, tracciando le app di 350 servizi di consegna e analizzando i modelli di spesa di quasi 100mila consumatori.
Secondo Ubs, che cita a paradigma quello che avvenne un secolo fa con i vestiti cuciti dalle massaie rispetto a quelli confezionati dei negozi, il prezzo del cibo in consegna è destinato a scendere sempre di più, fino ad «avvicinare quello del cibo cucinato, o anche batterlo se calcoliamo il tempo impiegato a prepararlo».
I due fenomeni decisivi per il futuro sono: l’aumento delle “cucine centralizzate”, per ridurre i costi del cibo cucinato da professionisti e il miglioramento della logistica di consegna, con il dimezzamento dei prezzi attraverso l’utilizzo di droni.