Ancora guai per la Banca Popolare di Vicenza. Stavolta, la accusano di “circonvenzione di incapace”.
Una vedova di Treviso ha deciso di fare causa alla Banca Popolare di Vicenza per circonvenzione di incapace. Un funzionario della banca, difatti, avrebbe venduto a suo marito, appena stato colpito da un ictus, azioni per 25.000 euro nell’Agosto del 2014, quando, secondo il legale della donna, i responsabili della filiale già sapevano che i titoli non valevano più nulla. La signora ha poi scoperto tutto solo a giochi fatti, quando ha dovuto ritirare il denaro per il funerale del marito e si è trovata con il conto in rosso. Dopo il fallimento della riconciliazione, avvenuta in questi giorni, data l’impossibilità di trovare degli estremi per un accordo, Maurizio Conte, consigliere regionale, ha commissionato uno studio a Ca’ Foscari per capire quanto ha pesato il tracollo delle banche venete sull’economia della regione. I risultati sono a dir poco catastrofici: sono stati persi circa 20 miliardi di euro, una cifra superiore perfino a quella provocata dal terremoto del Friuli.