Il comune di Cavallino-Treporti traccia la strada del turismo sostenibile e inaugura la casa della pesca per valorizzare il pesce di laguna senza distruggere la fauna ittica e attirare così il turismo slow.
Casa della pesca
È nato un nuovo punto per lo stoccaggio e la vendita della piccola pesca artigianale, ovvero quella che sempre meno spesso si trova dal pescivendolo o nei supermercati.
“È un lavoro di squadra che rende i risultati” – è intervenuto Luca Zaia – “Qui arriva il pescato della piccola pesca viene stoccato ed è pronto per la vendita al minuto e la consumazione direttamente in loco. La pesca dev’essere sostenuta fino in fondo. La piccola pesca è tipica dei nostri territori.”
Un nuovo polo
Il nuovo polo che riunisce quattro cooperative finora divise di Jesolo, Cavallino Burano e Cortellazzo si affaccia sul lungomare san felice di Punta Sabbioni al civico 7. Piccolo è bello, quando si fa squadra, naturalmente. La fetta di mercato da occupare esiste dato che finora il pesce che importiamo è maggiore di quello che acquistiamo sulle nostre coste.
Antonio Gottardo responsabile del settore agroalimentare della Legacoop non nasconde di sperare che possano aumentare i posti di lavoro, che potrebbero portare anche i giovani ad entrare in questo meraviglioso mondo. “Le prospettive sono buone. Si importa ancora troppo prodotto dall’estero e si deve valorizzare la nostra tipicità.”
L’obiettivo è tutelare la biodiversità senza cannibalizzare il mare. Rosanna Conte, europarlamentare aggiunge che la Casa della Pesca offrirà anche spazi per un’attività culturale utile a fare formazione e ad ad attrarre turisti.
Il sindaco di Cavallino-Treporti Roberta Nesto conclude dicendo: “Questo dovrà diventare un polo di attrazione per tanti aspetti, compresi il valore della pesca e del turismo.”