Palladio: La differenza tra “casa di villa” e “casa di città”.
Il celebre architetto Andrea Palladio, usava sempre distinguere tra i suoi progetti le case di villa e case di città, che altro non sono, ci spiega Antonio Foscari -docente di Storia dell’Architettura- quelle che oggi chiamiamo ville e quelli che chiamiamo palazzi. Le case di villa, che in latino significa campagna, erano appunto quegli edifici al di fuori del tessuto urbano, le case di città erano invece quelle urbane. La distinzione che faceva Palladio è molto significativa e soprattutto lo è il motivo per cui non nominava le case di città “palazzi”: al suo tempo c’era un solo palazzo, ed era quello che aveva funzione pubblica, il Palazzo Ducale.
Tutti gli altri, anche quando si trattasse di edifici cittadini che oggi tutti chiamerebbero palazzo, era invece definito come “casa”, a sottolineare che non aveva una funzione pubblica, bensì privata. Si paventava infatti, e si voleva evitare, che qualsiasi edificio privato diventasse luogo di incontro di natura politica, e che potesse dare vita a lobby, a incontri tra signori, o che potesse divenire luogo fertile per accordi pre-elettorali.
Questa abitudine di Palladio quindi, rispecchia una tradizione repubblicana radicata nel suo tempo.