POLITICAMENTE S/CORRETTO

La democrazia, questa sconosciuta

Il talk show di Televenezia esplora la democrazia italiana, discutendo autonomia e politica con il costituzionalista Trabucco, il politologo Lovat e il dottor Szumski

 Il nuovo talk show di Televenezia si presenta con una prima puntata controcorrente con il nostro presentatore Roberto Agirmo e tre ospiti che ci raccontano verità in modo insolito. La democrazia è una forma politica ancora esistente o l’abbiamo perduta un po’ di tempo fa? Roberto ne parla con il politologo Davide Lovat, l’avvocato costituzionalista Daniele Trabucco e il dottor Riccardo Szumski.

L’autonomia come espressione di democrazia del Veneto

Il costituzionalista Trabucco inizialmente pone l’accento sulle due forme di democrazia: quella diretta e indiretta, entrambe presenti in Italia. Si tratta di democrazia diretta quando il popolo esercita “direttamente” il proprio diritto di voto, come avviene per esempio nei referendum. Mentre parliamo di democrazia indiretta nel momento in cui sono i rappresentanti del popolo a decidere per conto dei cittadini.

In Veneto è stata utilizzata la forma di democrazia diretta 7 anni fa, quando Zaia indette il referendum per l’autonomia del Veneto. Ma si trattava di un referendum consultivo, perciò non giuridicamente vincolante.

Riccardo Szumski vuole che la gente capisca che le dichiarazioni fatte da Zaia e Salvini sono senza contenuti. L’autonomia, a sua detta, è una presa in giro perchè, dopo 7 anni di inerzia politica, viene presentato un decreto che non parla di risorse, trasferimenti di responsabilità e autonomia da esercitare, neppure nella materia sanità. In questo ultimo caso Szumski cita il Centro Unico di Prestazione Nazionale attraverso cui lo Stato cerca di accentrare questa competenza per ovviare alle liste d’attesa.

Le mosse di Luca Zaia

“I veneti ci hanno creduto” è stata un’affermazione di Zaia molto discussa. Davide Lovat, facendo riferimento alle dichiarazioni di Zaia, tratta del modo in cui è concepita la politica italiana soprattutto dalla Lega, ex Lega Nord. I modi sarebbero: fare annunci e promesse cambiando tono a seconda dei sondaggi, e nel momento in cui ottengono il risultato ciò che hanno promesso con conta più.

Lovat evidenzia l’esistenza di un sistema centralista in Italia, escludendo i 6 enti a statuto speciale, difficile da sradicare.

Riccardo Szumski è sulla stessa linea d’onda di Lovat, collegando la vittoria schiacciante di Zaia alle ultime elezioni regionali alla modalità di far politica della Lega citata da Lovat. La carriera politica di Zaia è stata, a detta di Szumski, improntata su cosa voleva la gente, su campagne pubblicitarie e su sondaggi, meno su problematiche importanti regionali.

DDL Calderoli e Costituzione

L’autonomia differenziata, ne parla Trabucco, sarebbe un disegno di legge presentato dal Governo attuativo. L’art.116 co.3 Cost. consentirebbe alle regioni di ottenere queste competenze, quindi non ci sarebbe bisogno, a detta di Daniele Trabucco, di un’attuazione, ma dell’applicazione. Il ddl Calderoli ne rallenterebbe perciò ulteriormente l’applicazione.

Daniele Trabucco ci dice che una delle disposizioni normative presenti all’interno di questo disegno di legge prevede che il Presidente del Consiglio può, durante la trattativa, sottrarre alcune materie alle negoziazioni tra Stato e regioni.

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