“La forma dell’acqua” di Guillermo Del Toro ha ottenuto 13 nomination per la notte degli Oscar, otto vanno a “Dunkirk”, sette per “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” e quattro candidature per “Chiamami col tuo nome” del nostro Luca Guadagnino.
E’ “The shape of water” (“La forma dell’acqua”), di Guillermo Del Toro, il film da battere alla notte degli Oscar, in programma il prossimo 4 marzo: già vincitore di due Golden Globe per la musica e la regia, nonché del Leone d’oro all’ultima Mostra di Venezia, ha ottenuto ben tredici nomination, una in meno rispetto al record assoluto detenuto da “La La Land”, “Titanic” e “Eva contro Eva”.
Otto candidature per “Dunkirk” di Christopher Nolan, sette per “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” di Peter McDonaugh, mentre l’Italia festeggia le quattro nomination per “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino: miglior film, attore protagonista (il 22enne Timothée Chalamet), sceneggiatura non originale (firmata dal famoso regista inglese James Ivory) e miglior canzone, “Mystery of love” di Sufjan Stevens.
Tra i registi che si giocano la statuetta per la categoria c’è anche una donna, Greta Gerwig per la commedia “Lady Bird”, ed è la quinta volta che succede nella lunga storia del premio, la prima candidata era stata la Lina Wertmuller – nel 1977, per “Pasqualino Settebellezze” – la prima e unica vincitrice finora Kathryn Bigelow, nel 2010 con “The hurt locker”. Nella cinquina spicca anche Jordan Peele, autore dell’horror “Get Out”, un genere solitamente non preso in considerazione dall’Academy.
Intanto ci sono nuove regole per la premiazione, dopo la gaffe dell’anno scorso quando Warren Beatty annunciò come miglior film “La la land” invece di “Moonlight”: ai due notai previsti dal regolamento se ne aggiunge un terzo a fianco del regista dell’evento, a tutti e tre è proibito l’utilizzo dello smartphone durante la cerimonia per evitare distrazioni, mentre gli artisti deputati alla proclamazione dovranno chiedere conferma della correttezza della busta prima di entrare in scena.