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“La genesi del male”: il nuovo romanzo di Iris Bonetti

Iris Bonetti con il Collettivo Scrittori Uniti parla del suo ultimo romanzo, "La genesi del male". Un libro tra il thriller avvincente e lo sguardo nella psiche dell'uomo

Abbiamo intervistato Iris Bonetti, che, assieme al Collettivo Scrittori Uniti, promuove il suo nuovo romanzo: “La genesi del male”.

Che storia racconta il libro?

“Mi chiamo Iris Bonetti e sono l’attrice del thriller “La genesi del male”. Questo romanzo contiene la prima indagine della avvenente ma turbato giornalista investigativo Leonardo Landi. È un giovane cronista che, per merito dell’inspiegabile intervento di un questore di Firenze, viene chiamato dalla polizia per indagare alle indagini.

“Nelle indagini, Landi mette tutte le sue capacità: il fiuto, l’intuito e anche un particolare dono che lo contraddistingue sin da quando era piccolo. Questo dono è quello di vedere immagini che dimostrano frammenti di eventi che devono ancora accadere. È certamente un segno distintivo, che però non gli rende la vita facile, in quanto queste immagini sono enigmatiche, non sono chiare. Quindi, lui stesso fatica a decifrarle. Nel caso de “La genesi del male”, l’immagine che Landi vede è quella di un uomo puzzle, una figura umana formata da 8 tessere.”

Un viaggio nella psiche umana

“La genesi del male” è un thriller psicologico che intreccia due storie. Una è nel presente, dove si svolge appunto l’indagine, una nel passato, che ci catapulta in un squallido orfanotrofio che sembra abbandonato. In realtà, però, in questo orfanotrofio vivono otto bambini, di cui Johannes è il protagonista. Tutti loro sono rimasti alle cure di una donna che in realtà si mostra crudele e profondamente disturbata e che disegna per loro un terribile destino”

“È un salto nella nella psiche umana, nel lato nero dell’uomo che ci fa comprendere come questi eventi traumatici possano segnarci e modellare dentro di noi quella materia inconscia che spesso e volentieri rimane sommersa, ma che qualche volta torni superfici in tutta la sua furia. Si tratta di un romanzo che sveglia sia le ombre che le risorse che l’essere umano ha per illuminare di nuovo gli angoli bui che nasconde.”

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